La rassegna presenta al pubblico più di sessanta opere, accostando olii, pastelli e disegni delle collezioni civiche ferraresi (circa trentacinque) ad un notevole nucleo di opere concesse in prestito da collezioni pubbliche e private. Completano la selezione alcuni importanti documenti inediti.
Affascinato dall’espressione dei sentimenti e dall’impegno nei grandi formati per la sua educazione tardoromantica, l’artista mette in gioco un approccio sperimentale ai soggetti e ai meccanismi della visione che gli permette di raggiungere esiti inediti.
Ad aprire la mostra sarà un bozzetto del visionario dipinto Gli ostaggi di Crema del 1879, che vale a Previati, non ancora trentenne, la prima affermazione pubblica e la reputazione di «indole artistica ardita fino all’esagerazione». All’interesse per i temi storici si affianca presto la fascinazione per i soggetti maudit, come testimoniano le Fumatrici di oppio o la Cleopatra.
Grandi disegni, dipinti e materiali inediti documentano quindi il progetto di trasferire in pittura le impressioni musicali, intorno alla vicenda ferrarese di Ugo e Parisina. Un’altra celebre storia d’amore, quella di Paolo e Francesca, sollecita a più riprese la fantasia di Previati, culminando nel capolavoro del 1909, una vera e propria pittura di “stati d’animo” che si espandono oltre i confini della tela: per questa ragione il dipinto è considerato una delle matrici del celebre trittico degli Stati d’animo di Umberto Boccioni.
Quanto al paesaggio, Previati procede a spogliare la scena di dettagli per lasciare spazio alla gioiosa espressività del colore e della luce. Nello straordinario Colline liguri una distesa di prati cosparsi di gerani è, insieme alla volta celeste, l’assoluta protagonista di una visione che trasmette una sensazione di pienezza e immensità.
Valorizzando le nuove possibilità offerte dall’industria editoriale, con le illustrazioni per i Racconti di Edgar Allan Poe e con quelle per I promessi sposi manzoniani, il ferrarese sperimenta un nuovo codice di illustrazione che mette in scena le atmosfere psicologiche e gli stati d’animo dei protagonisti del testo letterario. Con il ciclo delle Vie del commercio (1914-16) per la Camera di Commercio di Milano il cerchio si chiude: le tematiche della modernità al centro della poetica di Marinetti e Boccioni offrono nuove possibilità alla pittura decorativa dell’anziano maestro. Uno dei grandi pannelli del ciclo, La ferrovia del Pacifico, sarà eccezionalmente esposto in mostra, corredato di disegni.
Si tratta di una delle prove più affascinanti della tarda maturità con cui Previati dà prova di sapersi muovere oltre il recinto dei temi tradizionali per cimentarsi con l’immaginario tecnologico e “globale”.
TRA SIMBOLISMO E FUTURISMO. Gaetano Previati
Ferrara, Castello Estense
8 febbraio – 7 giugno 2020
Organizzatori
Fondazione Ferrara Arte, Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea e Servizio Castello Estense, Musei d’Arte Antica, Sacra e Storico-Scientifici
A cura di Chiara Vorrasi
Credits: © Courtesy of Studio Esseci
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