Il perfetto binomio tra le silhouette femminili e le linee pure ed innocenti della collezione Primavera Estate 2017 di Pierpaolo Piccioli.
Valentino. Un nuovo inizio fermenta nell’oblio. Per riscrivere la storia bisogna dimenticarla, trattenendo l’essenza, muoversi con rapidità e irriverenza all’ordine costituito, esplorare il piacere della metamorfosi.
Azioni rapide, guidate dal gusto che edita, sceglie, accosta, unisce: allungare, assottigliare, mantenendo il tempo come segno e valore sulle superfici delle cose; togliere per aggiungere intensità.
Accelerando come un supercut, si attraversano gli evi per tracciare una linea che avvicina Hieronymus Bosch, il visionario di paradisi e inferni fantastici, a Zandra Rhodes, invitata a reinterpretarne l’immaginario con il suo tratto puro e innocente.
Il punk: un modo di pensare che accetta e accentua contrasti e imperfezioni invece di cancellarli. La poesia aggraziata del colore, anche quando si fa acido e pungente. La ricerca del prezioso, senza il preziosismo.
La fine percorso coincide con il suo inizio. Sono le donne, rappresentate al plurale: come persone, non personaggi.
Una idea di umanesimo, punk.