Valentino Re—Signify Part II. L’appuntamento di ri-significazione dei codici della Maison Valentino, ad opera del direttore creativo Pierpaolo Piccioli, va in scena nello spazio espositivo T-10 di SKP South dal 17 ottobre al 7 novembre.
Un’immersione nella moda, tra presente e futuro. “Re-Signify Part II, Beijing” è il secondo capitolo di ri-significazione dei codici della Maison Valentino, condotto dal Direttore Creativo Pierpaolo Piccioli: un progetto esperienziale curato da Mariuccia Casadio e Jacopo Bedussi, che ha luogo nello spazio espositivo T-10 di SKP South di Pechino dal 17 ottobre al 7 novembre.
In questa seconda edizione del progetto di risignificazione dei codici della Maison, gli abiti dialogano con le opere di 17 artisti tramite percorsi e linguaggi molteplici. Gli artisti che tracciano l’universo immersivo di Valentino sono Cao Fei, Xu Zhen, Gioele Amaro, Robert Muller, Liu Shiyuan, Cheng Ran, Shen Xin, Xu Wenkai, Amkk, Jonas Mekas, Yeesookyung, Nick Knight, Jacopo Benassi, Pajama, Robert Del Naja, Wu Rui e Alessandro Teoldi.
Gli abiti sono messi in mostra sui manichini dell’italiana Bonaveri: è la ormai celebre collezione Schläppi 2200 a vestire i capi e a condurre il visitatore nel turbinio emozionale dell’esposizione. Le figure, 63 in tutto, per la maggior parte femminili, si caratterizzano per le forme artistiche, nelle quali la personalità scaturisce da dettagli minimi, dalla misura del gesto, dalle armonie profonde. I manichini maschili selezionati per la mostra sono invece della collezione Noble, contrappunto maschile della 2200.
La collezione Schläppi di Bonaveri
Creata negli anni ‘60, la collezione Schläppi si caratterizza per le sue forme artistiche e minimali, fluide, eleganti, statuarie. I manichini originali Schläppi nascono dall’intuizione di due uomini visionari: Schläppi e lo scultore Lorenzo Piemonti. A partire dalla metà degli anni ‘60, la collaborazione tra questi due uomini, un imprenditore dinamico e un artista visionario, ha portato alla creazione di forme evocative che hanno resistito per oltre venti anni.
Piemonti ha immaginato silhouette con tratti stilizzati distintivi e particolari, lontane dalle figure antropomorfe adornate con trucco, parrucche e forme sinuose. Allungò e applicò l’astrazione ai corpi e, così facendo, creò forme iconiche che alludevano a figure umane. L’artista inventò il futuro del manichino: fu il primo a prevedere un’estetica che, circa trent’anni dopo, è diventata la tendenza della nostra sensibilità contemporanea.
Nel 2001 Bonaveri ha acquisito il marchio Schläppi, gli archivi, le proprietà intellettuali e tutte le collezioni esistenti. L’enorme esercizio di interpretazione e modifica ha portato alla creazione del primo ensemble Schläppi contemporaneo con la presentazione della collezione 2200. Attraverso la rielaborazione della collezione esistente e l’aggiunta di pose, le nuove figure hanno rivelato una notevole capacità di combinare forme storiche e contemporanee. Lavorando sulla base dell’intuizione creativa originale di Piemonti, Bonaveri ha portato la forma Schläppi nel presente, rendendola un punto di riferimento nella narrazione della moda contemporanea globale.
Credits: © Courtesy of Nemo Monti Pr