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Throwback, brand di moda streetwear sigla un accordo con James Bond

007 incontra lo streetwear grazie a Pasquale D’Avino, nella lista dei 100 under 30 di Forbes, grazie al successo del suo marchio, ‘Throwback’, esportato in mezzo mondo con 2 milioni di fatturato.

Da un’idea di un marchio di moda innovativo a un traguardo, una partnership con la società che detiene i diritti di 007 James Bond, la EON Productions.

Pasquale D’Avino, napoletano classe 1991, è il fondatore di ‘Throwback’, brand che attraverso l’arma dello storytelling rende omaggio alle icone del passato. Nato tre anni fa, ‘Throwback’ ha avuto una crescita vertiginosa e oggi i suoi capi sono esportati in UK, Germania, Svizzera, Spagna, Olanda, Germania, Svizzera, Olanda, Svezia, Israele ed Emirati Arabi, con 2 milioni di fatturato aggregato:

Ad oggi abbiamo già prodotto una collezione composto da 10 stampe esclusive a marchio 007 James Bond, proprio in vista dell’uscita del nuovo film, ma a causa del Covid che ha ritardato la release, abbiamo già deciso di prolungare il contratto di licenza aggiungendo anche altri capi come Giubbini giacche, pantaloni e accessori iconici”, spiega D’Avino che grazie alla sua idea, alla crescita nel tempo e alla sua innovatività, è stato annoverato nella celebre classifica di Forbes tra i 100 Under 30 nella categoria Art & Style.

Una capsule collection di momenti dedicati al più famoso agente segreto del mondo con l’artista digitale italiano Gianpiero che ha reinterpretato le classiche immagini dall’archivio di 007 per una serie di T-shirt e felpe. Una collab che contiene immagini del dietro le quinte dai film Dr. No (1962) e Moonraker (1979), ma anche immagini da GoldenEye (1995) e Tomorrow Never Dies (1997). Sul retro di ogni pezzo ci sono aneddoti sulla produzione, che forniscono ulteriori informazioni sull’universo di 007.

Quando James Bond incontra lo streetwear

Tutto è nato dalla fortuna di esporre i nostri capi in Selfridges, uno dei più importanti store al mondo, a Oxford Street a Londra. Lì ci ha notato un responsabile di EON Production, che ci ha contattato prima via Instagram e poi via email, proponendoci una collaborazione” racconta D’Avino.

Dopo un anno di trattative con il dipartimento americano, è stato chiuso un accordo che prevede una collaborazione che si sviluppa in un arco di 18 mesi.

L’accordo con EON Production è solo uno dei traguardi raggiunti da D’Avino in questi tre anni di Throwback. Cresciuto a Cercola, una piccola cittadina ai piedi del Vesuvio, si laurea in legge, ma capisce presto che il mondo legale non sarebbe stato il suo futuro. Allora, a soli 22 anni fonda la sua prima società nel fashion che gli offre gli strumenti e l’esperienza per creare anni dopo un altro brand stavolta nello streetwear, ‘Throwback’.

Il brand nasce con il supporto dell’artista Gianpiero D’Alessandro (celebri le sue collaborazioni con Snoop Dogg e l’attuale con Justin Bieber). L’idea alla base del progetto è di rendere omaggio, attraverso arte, tecnologia di stampa e Made in Italy, le icone del passato, puntando sul potere dei ricordi e della nostalgia.

In tre anni sono tanti i traguardi che Throwback ha conseguito, come la chiusura di collaborazioni di prestigio con Superga (in uscita il 18 aprile), Casio Watches, e una assolutamente rara con lo storico brand di cravatte E.Marinella. Mentre tante celebrità hanno scelto di indossare i capi ‘Throwback’, come il cestista, Marco Belinelli, i calciatori Thierry Henry e Dries Mertens, Alessandro Cattelan e Diletta Leotta.

Per riuscirci D’Avino ha adattato un business molto complesso ad una struttura smart, leggera e flessibile, con un team di 11 collaboratori tra 18 e 45 anni italiani e stranieri. Una squadra che ha saputo, anche in un momento tragico per il fashion, a crescere del 39%.

Inoltre non si può non evidenziare la scelta di privilegiare la qualità sulla quantità. Uno dei punti di forza per ‘Throwback’ risiede esattamente nella qualità elevatissima della distribuzione:

Siamo riusciti ad avere spazi o corner in negozi come Selfridges o Luisaviaroma, dove spesso trovano barriere all’entrata molto alte anche i grandi colossi della moda. Questo denota l’importante lavoro che c’è alla base delle relazioni personali e della cura del prodotto.  È  questo senza dubbio uno dei segreti dell’attuale successo di throwback”,  aggiunge l’ingegner Enrico Vascello, COO dell’azienda.

Come gran parte degli imprenditori Pasquale è un mix di sana incoscienza, ambizione e curiosità. Un altro dei suoi meriti però è quello di continuare a formarsi. “Apprezzo la sua volontà di crescere e di non accontentarsi del successo già raggiunto. Voler conseguire un Master in lingua inglese, in un’università di prestigio come la Luiss, per conoscere le sfaccettature giuridiche del mondo della moda e garantire al suo brand una maggiore ed adeguata difesa, è  da indicare come esempio per tanti nuovi giovani entusiasti imprenditori. Ciò contribuirà senza dubbio  a farlo emergere”, dichiara la professoressa Angela Del Vecchio, a capo del master in fashion Law della Luiss di Roma.

Nei 30 under 30 di Forbes

Il traguardo dell’ingresso nella lista under 30 di Forbes, è un ulteriore traguardo in un viaggio che per D’Avino ha ancora tante tappe da esplorare:

Throwback è un concept, una filosofia, uno stato d’animo. Il nostro messaggio “more than fashion” rappresenta assolutamente la volontà di declinare il brand nel mondo del lifestyle. In primis nella musica con una collaborazione che annuncerà a breve con il suo grande amico e mentor Antonio Ciotola, un nome altisonante del management musicale italiano e nordeuropeo.

BIO

Pasquale Vittorio D’Avino (gli amici lo chiamano Pavi) nato a Bologna nel 1991, per questioni mediche, cresciuto a Napoli, per l’esattezza a sant’Anastasia, paesi vesuviani. Ex studente Luiss di Roma, vincitore del premio Italia giovane e premiato al parlamento italiano, insieme a Francesco de Falco, per aver presentato il progetto brand di moda di lusso Les bohemiens,. Founder del luxury brand Throwback. Attualmente porta avanti, anche le attività di consulenza marketing e business development nel mondo fashion, food e della musica dance, nonché attività di lobbying e relazione esterne per alcune multinazionali che operano in questi settori.

Credits: © Courtesy of Ufficio Stampa Pandant

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Pubblicato da
Rosalba Radica

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