TATTOO. L’arte sulla pelle | MAO Museo d’Arte Orientale

Al Museo d’Arte Orientale di Torino, la mostra Tattoo. L’arte sulla pelle espone foto, disegni, oggetti legati al tatuaggio.

TATTOO. L'arte sulla pelle | MAO Museo d'Arte Orientale
Simone Fugazzotto. Alphabet, 2018 Olio su tela di iuta, cm 200×200 Courtesy dell’artista

TATTOO. Da marchio maledetto a mainstream

La mostra permette un viaggio affascinante tra il tatuaggio orientale e quello occidentale, da simbolo della marginalità a potenza espressiva dell’arte contemporanea.

Nell’antichità il tattoo è visto come il marchio degli sconfitti. Quest’aura di estraneità viene ampliata nel ‘700 quando i navigatori europei raggiunsero l’Asia e l’Oceano Pacifico.

TATTOO. L'arte sulla pelle | MAO Museo d'Arte Orientale
Tattoo di Horiyoshi III Sensei Noge Studio – Yokohama, Japan, 2016 © Zozios

La parola “tattoo” ha origine polinesiana. Proprio l’incontro con queste popolazioni costituisce il momento decisivo di una tessitura simbolica in cui precipitano esotismo e costruzione culturale del “selvaggio”.

Grazie ai prestiti del Museo delle Civiltà di Roma verranno presentati strumenti collegati al tatuaggio provenienti dall’Asia e dall’Oceania, foto storiche scattate da Felice Beato nel Giappone dell’800 e fotografie dei Maori della Nuova Zelanda.

TATTOO. L'arte sulla pelle | MAO Museo d'Arte Orientale
Anonimo. Ciro Bonacoro, Giovanni Marigo, Angelo Quaglini, Giuseppe Avondo, seconda metà XIX secolo. Disegno a lapis, china e acquerello Museo di Antropologia criminale “Cesare Lombroso” dell’Università di Torino.

L’idea della irriducibile condizione selvaggia del tatuaggio

sarà ripresa dallo studioso Cesare Lombroso che collega la condizione dei criminali tatuati con quella dei primitivi, collocando la pratica nell’ambito scientifico.

Disegni e oggetti provenienti dal museo di Antropologia criminale Cesare Lombroso e dal museo di Anatomia di Torino costituiranno parte integrante dell’esposizione ove il materiale storico e iconografico dialoga con la cultura contemporanea del tatuaggio.

TATTOO. L'arte sulla pelle | MAO Museo d'Arte Orientale
Kim Joon Drunken- Romanee Conti, 2011 stampa digitale, cm 120×168 Courtesy Kim Joon

Aumentano quei protagonisti dell’arte contemporanea, linguaggio ben più elitario e criptico, che utilizzano il tatuaggio come uno strumento espressivo che non discende solo dalla Performance ma incontra persino il concettuale.

TATTOO. L'arte sulla pelle | MAO Museo d'Arte Orientale
Fabio Viale. Venus, 2018 marmo bianco, pigmenti, scultura, cm 214x68x65, kg 500. Courtesy dell’artista

Gli esempi: Wim Delvoye ha tatuato grossi maiali lasciati morire di vecchiaia; Santiago Sierra ne fa un uso politico; Dr. Lakra si dedica a minuziosi interventi di street art; Valie Export e Mary Coble trattato temi legati al femminismo. Tra gli italiani le fotografie decorate da Plinio Martelli e le statue in marmo di Fabio Viale.

Tra i tatuatori contemporanei: Tin-Tin, Filip LeuHoriyoshi III.

TATTOO. L’ARTE SULLA PELLE
A cura di
Luca Beatrice, Alessandra Castellani e MAO
MAO Museo d’Arte Orientale

Credits: © Courtesy of MAO