Stella Jean si ispira alla Guerra fredda e la rilegge secondo il suo spirito folk tra stampe decorative ed esempi di resistenza che passano dalla tradizione.
Le costruzioni pittoresche della stilista italo-haitiana Stella Jean guardano per l’autunno inverno 2017-18 agli scenari della Guerra fredda, tra stampe decorative e medagliere ricamate.
Riferimenti alle armate statunitensi e al mondo sovietico si intrecciano attraverso uno spirito folk, mentre lo slogan è racchiuso nella frase: «One, no one and one hundred kilometres». Parole che svettano su T-shirt e abiti a sottolineare quel percorso personale che ha inizio nel luogo natio e arriva a migliaia di chilometri di distanza, lì dove gli stessi individui scelgono di dirigersi.
Un percorso compiuto in occasione della sfilata da un accessorio speciale, la clutch Propaganda, una borsa ispirata alla scatola del backgammon, realizzata in un laboratorio di Damasco dallo stilista siriano Assaad Khalaf, partita poi alla volta di Beirut e giunta a Milano. Una borsetta come invito alla resistenza.
La sua presenza punteggia la collezione che guarda al periodo della Guerra Fredda, con un occhio attento alle referenze militari della US Army, che qui si arricchiscono di passamanerie e dettagli ricamati con gradi militari e medaglie.
Questo mondo militare si alterna poi alle stampe ispirate al territorio russo. Per un cammino dove l’Italia ha il suo posto speciale: «In questa collezione è molto importante la mia componente italiana, che si ritrova in particolare nella maglieria fatta a mano da un gruppo di donne umbre, che appartengono alle zone colpite dal sisma e hanno ricominciato subito a lavorare. Un esempio di resilienza che passa dalla tradizione».
Stella Jean trova nuovi modi per utilizzare la moda come strumento comunicativo dal contenuto sociale e culturale.
Una forma di espressione che si fa portatrice di messaggi collettivi e si pone come occasione per creare valore attraverso l’artigianato. Il tutto attraverso la realizzazione di capi che catturano in ogni dettaglio.
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