Al Fuorisalone 2018 il designer Simone Guidarelli presenta la sua prima collezione tessile per vestire la casa con un tocco romantico, ispirazioni fashion e morbide trame di tessuti jacquard.
C’è un po’ di Bologna anche quest’anno al più importante appuntamento italiano del design. I motivi e colori romantici degli iconici disegni tessili del Fondo Renzo Brandone – custoditi nell’archivio della Fondazione Fashion Research Italy (FRI) di Bologna – sono infatti protagonisti del progetto “Simone Guidarelli Walldesign”: una linea di otto tessuti da parati con cui “vestire” pareti, imbottiti e altri complementi, presentata al FuoriSalone 2018 da Simone Guidarelli, fashion consultant tra i più apprezzati ed eclettici del panorama internazionale.
Lo stylist, che vanta collaborazioni con fotografi di fama internazionale per le più importanti riviste di moda, si è cimentato in una fresca reinterpretazione del prezioso materiale d’archivio della Fondazione Fashion Research Italy: oltre trentamila disegni di textile design su carta e tessuto, realizzati dai migliori disegnatori italiani ed esteri dalla metà dell’Ottocento fino agli anni Venti-Trenta del Novecento, interamente catalogati e digitalizzati. Il risultato: otto tessuti da parati, tutti sviluppati con la tecnica jacquard e tutti dalle finiture di massimo livello, che rappresentano i mondi di Simone Guidarelli: un nuovo romanticismo, di grande impatto, che risulta ancora più potente in un’ottica di total look domestico, ri-“vestendo” non solo le pareti, ma anche cuscini, le abat-jour, i complementi d’arredo.
«Ho avuto l’onore di accedere allo sterminato archivio FRI – racconta lo stylist Simone Guidarelli – Mi sono stati concessi sei soggetti: graziosi usignoli che volano attorno a una cascata di crisantemi e dalie, disegni floreali stilizzati racchiusi entro un ramage che crea una sorta di mandorla, fiori dal gusto Liberty, garofani rossi e aranciati circondati e percorsi da nastri dai bordi ondulati, foliage tropicale, rami possenti su cui si posano farfalle, uccelli e insetti di fantasia. Li ho fatti miei e li ho ridisegnati con il prezioso aiuto degli artigiani della S3 Fratelli Sangiorgio, azienda comasca da 40 anni specializzata nella realizzazione di tessuti jacquard. Mi sono messo ai telai, ho studiato, ho scoperto una realtà manifatturiera forse dimenticata. E ho lavorato con un team di persone appassionate e talentuose, alle quali devo dire grazie».
“Quella con Simone Guidarelli è una collaborazione che la Fondazione è lieta di coltivare. Con il suo lavoro ha donato nuova vita ai nostri preziosi disegni rendendoli contemporanei e valorizzando al meglio il nostro archivio tessile, facendolo conoscere all’universo moda e design – afferma Alberto Masotti, presidente di FRI. – Questa collaborazione traduce in concretezza la mission stessa della Fondazione: preservare e catalogare il prezioso patrimonio del passato, affinché i nuovi talenti possano trarne ispirazione e farlo rivivere, in forme e declinazioni nuove”.
L’archivio della Fondazione Fashion Research italy di Bologna ha un duplice ruolo. Il primo, conservare la memoria produttiva di due importanti aziende, Silkin, converter milanese e il brand bolognese Emmanuel Schvili. L’archivio della Fondazione è così la casa in cui la memoria dell’impresa di moda viene salvaguardata e posta a servizio della comunità come degli addetti ai lavori. Ma l’archivio della Fondazione è anche lo strumento ideale per dimostrare come possa svolgere un ruolo attivo e necessario nella ridefinizione e percezione del valore che sta attorno al prodotto e dunque della tradizione della marca.
La collezione “Simone Guidarelli Walldesign” sarà presentata con un evento di lancio il 18 aprile presso la boutique multibrand No.30 Milano, in via della Spiga 30, dove sarà esposta durante la settimana del Fuori Salone dal 17 al 22 aprile.
Photographer: © Cosimo Buccolieri
Credits: © Courtesy of MEC&Partners