Nel nuovo mondo immaginato dal Direttore Creativo Gherardo Felloni, Hôtel Vivier passa dalla sfera concettuale a quella sensoriale. Dalla vista, all’udito, all’olfatto, dal gusto al tatto, nel momento stesso in cui gli ospiti scoprono la nuova collezione, Sensorama offre loro un’esperienza multi-sensoriale unica.
La vista è stata spinta ai suoi limiti in una stanza con luci fluorescenti in cui spiccava la silhouette luccicante di una donna. Per esplorare il senso dell’udito, gli ospiti sono stati accolti in uno studio dove i personaggi stavano registrando suoni ASRM, ronzii ed echi che aiutano a rilassarsi. Per l’odorato, gli ospiti hanno attraversato un laboratorio olfattivo, con le scarpe Roger Vivier collocate sotto campane di vetro. In questo laboratorio, un’attrice assaporava diversi aromi come menta e ciliegia, profumi che risvegliano ricordi sopiti.
La stanza successiva era rivestita con tessuto rosa dalla particolare texture, per stimolare il senso del tatto. Qui li attendevano dei personaggi vestiti da cortigiani di Versailles. Infine, il piacere culinario ha risvegliato le papille gustative con le leccornie preparate da un giovane chef in una stanza luccicante. Le sue prelibatezze sono state offerte agli ospiti, mentre da una torta di compleanno gigante è uscita un’affascinante cantante. Quindi è stato il momento della sorpresa finale.
Il sesto senso è il mistero che attendeva gli ospiti di Sensorama. In quest’ultima stanza, spettri e fantasmi, notoriamente invisibili, si sono fatti percepire da coloro che erano sintonizzati con il proprio sesto senso.
Oltre alle stanze, Sensorama ha presentato altre installazioni, come un imponente paio di gambe che indossava sandali Vivier Queen. Qui gli ospiti hanno potuto scattare delle foto in compagnia dei personaggi e degli attori che li avevano accompagnati alla scoperta del concept di Felloni. “Scegliere le attrici è molto importante“, ha affermato. “Un’attrice di talento è davvero in grado di spiegare ciò che ho in mente“. Hôtel Vivier coinvolge da sempre attrici e performer. “Per mostrare il mio lavoro ho bisogno delle donne“.
© Roger Vivier
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