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Roger Vivier Cinémathèque Primavera-Estate 2021

Per la collezione Primavera-Estate 2021, Gherardo Felloni presenta il primo film interattivo e gioco virtuale.

L’Hotel Vivier Cinémathèque ospita sei stanze diverse, ognuna delle quali rappresenta un genere cinematografico e vede protagonista l’affascinante Isabelle Huppert.

Benvenuti all’Hôtel Vivier Cinémathèque“. Sono queste le parole che accolgono i visitatori del nuovo progetto della Maison Roger Vivier, una piattaforma ludica e interattiva creata per presentare la collezione Primavera-Estate 2021, e pronunciate da Isabelle Huppert in persona.

Seduta all’interno di un set surrealista, illuminata da neon rossi e avvolta in un vestito leggero, l’attrice francese invita il visitatore a un viaggio nello straordinario universo del cinema.

Un mondo, quello cinematografico, al quale la Maison è legata da sempre: fu proprio Monsieur Vivier, infatti, a firmare le scarpe indossate da Marlene Dietrich, Ava Gardner o Catherine Deneuve. Ed è a questo universo che Gherardo Felloni, direttore creativo della Maison, ha deciso di rendere omaggio traendo ispirazione dal proprio amore per il grande schermo.

Adoro tutti i tipi di film, quelli comici, quelli tragici, i thriller… Penso che la Maison Roger Vivier sia indissolubilmente legata alle attrici, e in particolare alle grandi interpreti della commedia francese, la cui femminilità continua ad essere la mia musa ispiratrice. Sono stato sopraffatto dalla voglia di riunire tutti i generi e di proporre una vera e propria full immersion ludica nella settima arte“.

Immancabilmente, ogni stagione, dal suo arrivo alla direzione creativa della Maison, Gherardo Felloni presenta la sua nuova collezione all’interno de “l’Hôtel Vivier“, un evento eccezionale in cui la creazione di accessori si fonde con altre espressioni artistiche come il teatro, l’opera, lo spettacolo, il cabaret, ecc. Per la Primavera-Estate 2021, è stata data particolare enfasi al cinema, l’arte che meglio unisce virtù come eleganza, humour, sofisticazione e vivacità.

Per questa occasione Gherardo Felloni ha invitato nientemeno che la pluripremiata attrice francese Isabelle Huppert, vincitrice di due César, di un Golden Globe, di due premi come migliore attrice al festival di Cannes e di tre premi alla Mostra del cinema di Venezia.

Mi sono chiesto quale interprete fosse capace di incarnare così tante sfaccettature del cinema riuscendo a passare così abilmente da un genere all’altro. La risposta alla mia domanda non si è fatta attendere: Isabelle Huppert è una delle attrici francesi più luminose“, ha aggiunto sorridendo Gherardo Felloni, che si era detto incredibilmente colpito dalla sua interpretazione sia ne “La Signora delle Camelie” di Mauro Bolognini sia ne “La Pianista” di Michael Haneke.

L’Hôtel Vivier Cinémathèque è quindi un gioco nel quale seguiamo Isabelle Huppert che ci pone degli enigmi quasi fosse una sfinge cinefila. Sta a noi trovare la soluzione. Chi sbaglia torna indietro. Chi vince, passa al livello successivo.

Dopo una scena introduttiva, ambientata nella lobby dell’Hôtel Vivier Cinémathèque e ispirata all’atmosfera intrigante di David Lynch, eccoci immersi in un’ambientazione alla Tim Burton, misteriosa e dal gusto rétro. L’attrice tiene in mano due gatti di porcellana. Quale dei due racchiude una chiave? Il bianco o il nero? Quale bisogna mandare in mille pezzi? Nell’universo successivo, Isabelle Huppert è vestita come Bette Davis in “Che fine ha fatto Baby Jane?”. Dove si trova la chiave questa volta? In quale piatto di argenteria? Eccoci ora di fronte alla commedia, che ha luogo in una loggia di teatro e nella quale ci viene chiesto in quale cassetto rovistare.

Nuovo cambio d’ambientazione, con il cinema horror. In un omaggio a Dario Argento, Isabelle Huppert è di fronte a due scale simmetriche, ma solo una conduce nella direzione giusta. Infine, non poteva mancare il genere dell’animazione, con il ricordo di Lewis Carroll, in cui l’attrice, incatenata, è chiamata a scegliere tra due uccellini che tengono ognuno una chiave nel becco. Non possiamo svelare quale dei due abbia quella giusta… diciamo solo che si tratta dell’uccellino preferito da Monsieur Roger Vivier.

Ma dopo aver attraversato tutti questi universi cosa succede? “Il tesoro!” risponde divertito Gherardo Felloni. Un giardino dell’Eden in cui, tra fiori, frutta e dolci meravigliosi, viene presentata la collezione Primavera-Estate 2021 di Roger Vivier. I colori sono delicati, nel pieno rispetto della tradizione della Maison. Un lavoro artigianale che si percepisce dalla precisione dei modelli fioriti presenti in questa collezione.

Gherardo Felloni ha delicatamente cosparso tutta la collezione di questi motivi paradisiaci. Come sulle infradito Vivier Flower Slide, con plateau e raso ricamato di fiori artigianali e coloratissimi. Dal canto suo, anche la borsa Miss Vivier Flower è come la tela di un’artista, che si riempie di colori e di fiori dipinti a mano da artigiani della Maison con un’incredibile attenzione ai particolari. Isabelle Huppert si muove in questa vera e propria stanza dei tesori, conquistata dai modelli di scarpe, affascinata dall’ambientazione onirica dei luoghi, e maestosa come l’eroina di un grande film classico.

Credits © Courtesy of Roger Vivier

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Pubblicato da
Rosalba Radica

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