Culture

Publifoto in mostra a Camera Torino

Nel mirino. L’Italia e il mondo nell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo 1939-1981

“Il pubblico in delirio al concerto dei Beatles al Vigorelli di Milano, 24 giugno 1965” – Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo

Si apre al pubblico sabato 13 aprile 2019 a CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino la mostra “Nel mirino – L’Italia e il mondo nell’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo 1939-1981”, prima organica ricognizione sullo straordinario patrimonio dell’Agenzia, acquisito nel 2015 da Intesa Sanpaolo che, attraverso il proprio Archivio storico, lo conserva, restaura, studia e valorizza anche con il supporto di esperti, come è avvenuto in occasione della realizzazione di questa mostra.

Curata da Aldo Grasso e Walter Guadagnini, l’esposizione – realizzata da CAMERA con Intesa Sanpaolo nell’ambito di Progetto Cultura, il programma triennale delle iniziative culturali della Banca – presenta alcuni degli episodi cruciali della storia e della cronaca italiane e mondiali in un periodo che va dal 1939, anno in cui Vincenzo Carrese volle chiamare “Publifoto” la sua agenzia – nata a Milano nel 1937 con il nome Keystone -, fino al 1981, anno della scomparsa del fondatore. Quasi mezzo secolo di eventi raccontati attraverso circa duecento quaranta immagini realizzate dai fotografi di quella che è stata per un lungo periodo l’agenzia fotogiornalistica più importante del paese.

“Passanti leggono il titolo della seconda edizione del quotidiano Milano-Sera affisso a un muro Il popolo ha scelto. È già Repubblica, 5 giugno 1946” – Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo

Sono gli anni d’oro del fotogiornalismo e, per evidenziare il legame inscindibile tra le immagini e la stampa del tempo, la mostra è costruita sul modello di una rivista illustrata, attraverso le sezioni dedicate alla politica, alla cronaca, all’estero, al costume, alla società, alla cultura e allo sport.

All’interno di queste sezioni, il focus cade su fatti e personaggi che hanno dato un’impronta decisiva a questi anni, e alle storie che, anche grazie all’abilità dei fotografi, sono divenute parte integrante dell’immaginario collettivo del XX secolo.

Come dichiara Aldo Grasso, massmediologo e co-curatore della mostra: l’enorme patrimonio che ci ha lasciato la Publifoto ci restituisce un mondo ormai consegnato alla storia (1939-1981) ma che pure, grazie a questa esposizione, ritrova una nuova vita e suscita intatte emozioni.

Il lavoro del fotografo, infatti, è sempre duplice: da una parte saccheggia ma insieme conserva; denuncia ma insieme consacra. Per questo ogni raccolta di fotografie è un viaggio avventuroso, è il racconto passionale di questo viaggio animato dal ricordo di imprese mirabolanti, di personaggi, di apparizioni che mantengono nella disposizione l’intatta vivezza, l’emozione sospesa e irripetibile del gesto fissato una volta per sempre. Tra le numerose vicende riportate alla luce si segnalano, per rilievo storico, mediatico o fotografico, il referendum e la proclamazione della Repubblica Italiana nel 1946, le conseguenze dell’attentato a Togliatti del luglio del 1948, le storie criminali di Rina Fort e del sequestro di Terrazzano, l’alluvione del Polesine, la tragica fine del Grande Torino, il concerto dei Beatles a Milano, la costruzione della rete autostradale italiana, i protagonisti di Cinecittà.

Un autentico viaggio nella storia e nella cronaca, attraverso gli scatti – talvolta vintage, talvolta ristampati a partire dai negativi presenti nell’Archivio Publifoto – di autori come lo stesso Carrese, Fedele Toscani, Tino Petrelli, Peppino Giovi, Carlo Ancillotti e di altri collaboratori dell’agenzia, a volte rimasti anonimi.

Alla vita dell’agenzia, al lavoro quotidiano dietro le quinte è dedicata la prima sala della mostra, così da immergere subito lo spettatore nel cuore della pratica fotogiornalistica ed evidenziare i molteplici ambiti nei quali l’agenzia operava, come ad esempio quello pubblicitario. In questa sezione saranno anche esposti alcuni oggetti originali dell’Archivio: cassettiere, buste contenenti le fotografie divise per argomento o per nome, raccolte di riviste, tutti oggetti che permettono di comprendere l’organizzazione del lavoro in un’epoca ancora dominata dalla carta, nella quale ancora non esisteva il digitale che oggi permea di sé anche questo lavoro.

“Milan-Napoli: particolare azione di Hasse Jeppson, Franco Pedroni, Celso Posio, Francesco Zagatti e Arturo Silvestri, 2 marzo 1953” – Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo

La mostra e il suo allestimento sono anche un’occasione per analizzare il rapporto tra fotografia e carta stampata e leggere correttamente la natura stessa di queste fotografie, che nascevano e vivevano con scopi ben precisi, che dettavano non solo regole tecniche, ma anche un’estetica, che ha influito in maniera decisiva sulla percezione popolare del linguaggio fotografico. Una visione dunque a 360 gradi di un fenomeno che ha inciso sull’idea stessa di comunicazione e di giornalismo nell’Italia del secondo dopoguerra.

Per sottolineare il legame con la realtà odierna dell’Archivio, saranno esposte alcune opere fotografiche realizzate per la mostra dal fotografo Pino Musi, che rappresentano e interpretano ambienti e dettagli dell’Archivio Publifoto nella sua attuale collocazione.

Come afferma Michele Coppola – Direttore Centrale Arte, Cultura e Beni Storici, Intesa Sanpaolo – “La nostra Banca è custode di uno straordinario patrimonio, ricco di opere d’arte e di documenti di grande valore storico che raccontano e ricostruiscono la storia dell’Italia. Promuoverne la conoscenza, condividerli, metterli a disposizione della collettività è un modo per sottolineare, ancora una volta, l’impegno di Intesa Sanpaolo per la valorizzazione delle proprie collezioni e per la riflessione sulle radici e sull’identità nazionale. Questa nostra attenzione non risponde ad esigenze commerciali, ma trova le sue ragioni nella passione e dedizione con cui vogliamo responsabilmente contribuire alla crescita culturale del Paese.

Ne è ulteriore testimonianza questa mostra, dedicata agli importanti materiali fotografici dell’Archivio Publifoto di recente entrati nell’Archivio Storico di Intesa Sanpaolo, che sottolinea anche il nostro naturale rapporto da partner-fondatori con CAMERA e rinnova l’interesse della Banca per la fotografia, linguaggio del contemporaneo al centro delle iniziative di Progetto Cultura su Torino”.

Siamo onorati – continua Emanuele Chieli, Presidente di CAMERA – di essere la sede ufficiale per mostrare al pubblico il prezioso materiale fotografico dell’Archivio Publifoto e siamo altrettanto onorati che questa iniziativa sia parte del Progetto Cultura di Intesa Sanpaolo, nostro socio fondatore. La valorizzazione del patrimonio fotografico rientra tra gli obiettivi di CAMERA: è per noi quindi particolarmente importante poter ospitare e presentare al pubblico questa selezione di immagini tratte da uno dei più ricchi e interessanti archivi fotografici italiani.

La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Silvana Editoriale, contenente i saggi dei curatori, di Guido Guerzoni, della responsabile dell’Archivio storico di Intesa Sanpaolo Barbara Costa, la riproduzione di tutte le opere esposte e la pubblicazione di due storici articoli di Franco Di Bella e Giovanna Calvenzi.

L’attività di CAMERA è realizzata grazie a Intesa Sanpaolo, Lavazza, Eni, Reda, in particolare la programmazione espositiva e culturale è sostenuta dalla Compagnia di San Paolo.

Mostra a cura di Aldo Grasso e Walter Guadagnini

13 Aprile 2019 – 07 Luglio 2019

Torino, CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia

Credits: © Courtesy of Studio ESSECI

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Pubblicato da
Rosalba Radica

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