La moda nasce dall’immaginazione. Ogni giorno si rinnova, è costantemente arricchita e realizzata con cura e amore da coloro che fanno parte di questo settore. Eppure la magia dell’industria della moda passa facilmente in secondo piano, viene dimenticata e trascurata proprio per la sua familiarità. Il richiamo alla purezza di quei sogni e di quella magia è l’intenzione alla base di questa nuova campagna di Prada.
Il sogno eterno della moda viene catturato ancora una volta spostandosi dall’esterno verso l’interno, in piena libertà e senza preconcetti: a Dolan è stata data la possibilità di esprimere attraverso l’obiettivo e in modo indipendente la propria visione personale dell’universo della moda e dell’identità della borsa. La campagna trae ispirazione dal fascino senza tempo dell’iconografia del nostro settore. Il corto di Dolan sembra esplorare diversi aspetti di questo sogno che parla di cinematografia e di moda. Ognuno di questi aspetti ha molte sfaccettature e punti di vista differenti; un riflesso della mania dei nostri tempi di passare all’infinito da un’idea all’altra, dalla stasi all’azione dinamica, dalla semplicità alla complessità. Non esiste una sola narrazione; piuttosto vengono catturate una sequenza di micro-narrazioni, di pensieri, amori, emozioni o sogni in costante dialogo tra loro.
Il cuore pulsante di questi sogni è la moda vista dall’esterno. Il corto trasmette purezza, ingenuità e gioia adottando i codici e i tropi inerenti al mondo della moda che ne riflettono l’universalità: archetipi di servizi fotografici, come possono essere immaginati da molti, innocenti e ottimisti, idealizzati e idolatrati.
Hunter Schafer è la nostra eroina: una ragazza giovane e romantica che tramite l’immaginazione trova il suo posto all’interno delle proprie fantasie. Si passa dalla sua camera da letto alle immagini di un servizio fotografico che riflettono, in modo universale, l’idea di moda nell’immaginario comune come fuga dalla propria realtà. Ma quella realtà potrebbe essere essa stessa un sogno: queste scene sono catturate dalla macchina da presa in modo contraddittorio, contenute in set cinematografici che evocano la fabbrica dei sogni di Hollywood, un’altra fonte di incanto senza fine, come il mondo della moda che la protagonista immagina.
La borsa Prada Galleria, come un talismano della moda, è una presenza costante, una sorta di ossessione – un sogno – per la nostra eroina. La borsa è un classico, la cui personalità è costantemente reinventata, reimmaginata, rinvigorita, diversificata e sfaccettata come quella di un’eroina del cinema. In un’ottica di cambiamento, contraddizione e evoluzione si può dire che sia sempre la stessa ma sempre diversa. In questa campagna, la borsa Galleria viene re immaginata in diversi contesti e luoghi e con punti di vista differenti passando tra scene e scenari immaginari e tra molteplici micro-narrazioni fatte di frammenti di pensieri, speranze o desideri.
Sia il cinema che la moda trasformano la fantasia in una realtà tangibile: i film danno vita alle storie, donano fisicità alle visioni finora immaginate dai registi. Noi, come pubblico, possiamo condividere i loro desideri più selvaggi, mentre attrici come la Schafer danno credito alla finzione, impregnando le eroine non solo di una presenza letterale ma anche di onestà, purezza e verità. I grandi attori possono “indossare” il proprio ruolo come un vestito e farlo diventare parte di loro stessi. Allo stesso modo, anche la moda tramite l’ispirazione crea oggetti preziosi e pregni di significato che entrano a far parte della vita di chi li possiede. Possiamo toccare e sentire le fantasie della moda, possiamo vederle e condividerle. Possiamo farle diventare nostre.
La celebrazione della bellezza della moda viene catturata attraverso l’arte cinematografica, come un sogno all’interno di un sogno
La borsa Galleria, concepita nel 2007 e da allora reinventata all’infinito, rappresenta un archetipo neo-classico di Prada. Un’eredità per il futuro e un cimelio in divenire, il design prende il nome dalla sede dello storico negozio di Prada a Milano, la nota Galleria Vittorio Emanuele II, che ospita la boutique dove il marchio fu fondato da Mario Prada, nonno di Miuccia Prada, nel 1913.
Crediti
Talent: Hunter Schafer @hunterschafer
Regista: Xavier Dolan @xavierdolan
Direzione Creativa: Ferdinando Verderi @ferdinandoverderi
© Ufficio Stampa Prada
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