Il nuovo campionario prende ispirazione all’idea della “urban jungle”, dove la natura si inserisce nel contesto delle città post-industriali, dando vita a una convivenza possibile che si basa sul rispetto e su uno stile di vita “smart” che ha l’obiettivo di recuperare e rigenerare le materie prime per una produzione sempre più responsabile e consapevole.
Prodotti di alta qualità che, rispetto a un capo nuovo, riducono del 90% l’uso di acqua, del 77% quello dell’energia, del 90% i prodotti chimici, del 95% le emissioni di CO2 e del 100% l’uso di coloranti. Inoltre, come per tutti i capi Rifò, sono realizzati integralmente nel distretto tessile di Prato con il metodo artigianale a “calata”, una speciale tipologia di produzione che garantisce risultati di pregio e minimo scarto di materiale, poiché permette di cucire i capi senza alcun genere di taglio.
«Pitti Uomo è una vetrina di grande importanza non solo per noi, ma per tutto il mondo della moda – commenta Niccolò Cipriani, fondatore di Rifò – che con il contributo di tutti prosegue verso un cambiamento culturale fondamentale per quanto riguarda il rispetto dei lavoratori e dell’ambiente. Ma non ci fermiamo qui, tra gennaio e febbraio, infatti, voleremo a Berlino per partecipare a Neonyt tra le manifestazioni simbolo della Fashion Revolution. per poi andare a Copenaghen a Revolver, la fiera che ha come principi fondanti la sostenibilità e l’innovazione della moda scandinava. Saranno tre fiere di grande rilievo che ci permetteranno di presentare la nostra nuova collezione in contesti di rilievo internazionale”.
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