Polimoda torna a celebrare la visione creativa dei suoi migliori studenti con la sfilata Carpe Noctem, il Final Graduation Show 2022 che ieri sera ha aperto l’edizione 102 di Pitti Uomo.
In una sera d’inizio estate, immersi nella bellezza del Giardino Torrigiani, la moda è tornata a risplendere proprio là dove è nato il Made in Italy. Un omaggio a Giovanni Battista Giorgini e al suo intuito, alla ricerca continua dell’originalità ed unicità che la moda da sempre esprime, oggi celebrata attraverso le collezioni dei migliori creativi Polimoda.
“Carpe Noctem, un invito a cogliere le stelle prima che sia scesa la notte” spiega il Direttore Massimiliano Giornetti. “Metafora che incita ad identificare il talento puro di un astro nascente, prima del suo affermarsi nel mondo della moda. È anche un’esortazione a riflettere sui cambiamenti sociologici legati al momento storico che stiamo vivendo, al desiderio della Gen Z di portare nuovi valori nell’industria, in quella che è la ricerca di una moda diversa. Nelle collezioni si ritrovano i temi maggiormente discussi dall’industria e per i nostri studenti anche più toccanti, come la diversità, l’inclusione, la sostenibilità, insieme a contenuti estremamente personali. Un vero spaccato delle individualità della nuova generazione di creativi“.
In passerella, oltre 100 look per 24 collezioni. I migliori studenti del corso di Fashion Design e Fashion Design Management insieme ad una selezione degli allievi dei Master in Collection Design e Creative Direction, scelti dalla faculty della scuola insieme a Giornetti e a Caroline Issa, CEO e Fashion Director di Tank magazine e Mentor del corso di Fashion Design.
Sedici diverse nazionalità in uno spaccato di internazionalità e contaminazione interculturale che caratterizza Polimoda.
Sfilano le collezioni di Julian Cerro (Italia), Veronika Danyliv (Ucraina), Eros Fengqin Yue (Cina), Hikari Morigami (Giappone), Julie Daron (Francia), Margherita Bachis (Italia), Ana Valentina Navarro (Bolivia), Viola Ruzza (Italia), Sam Lewis (Australia), Sofia Ke (Cina), Federico Di Nisio (Italia), Maria Isabel Arce Blanco (Messico), Saania Singla (India), Edoardo Terribilini (Svizzera), Leonardo Brini (Italia), Edoardo Cavrini (Italia), Ayana Horai (Giappone), Deng Shiyuan (Cina), Ana Rita Nogueira Da Souza (Portogallo), Amelia Walker (Regno Unito), Mohanad Aglan (Egitto), Ian Mcdonald (Stati Uniti), Fernanda Castro (Peru) e Marija Yankovich (Serbia).
Nelle collezioni ritroviamo gli elementi di contemporaneità che hanno segnato gli anni della maturazione personale e professionale dei designer. Molti i riferimenti ai grandi temi dell’attualità e agli avvenimenti che dominano il panorama socio-culturale, come la sostenibilità, i conflitti internazionali, la diversità e l’inclusione. Grande attenzione al recycling e upcycling. Trasformare e dare nuova vita ad un materiale o un capo esistente. Dalle divise e accessori militari, fino alle lenzuola di lino di famiglia. Dai bomber anni 90 agli slip dress in seta anni 50. Una nuova capacità di rendere un capo del tutto diverso, grazie a raffinate manipolazioni, plissettature, rufflles, accoppiature o ricami.
Tanti gli spunti che partono dal vissuto personale e dalla ricerca di una moda più interiore e meno gridata. Una trasposizione dell’aspetto più intimo del vestirsi. La moda come veicolo per trasmettere messaggi forti, cultura ed innovazione. Potente il tema della trasformazione, del cambiamento, dell’identità e della crescita. Il racconto della transizione tra quello che si era e quello che si vuole diventare, in una ricerca della propria identità. In tutti il desiderio di rompere degli schemi, di mandare dei messaggi diversi, di usare la moda come veicolo e amplificatore di valori ed emozioni di una propria identità. Una moda priva di stereotipi, massima espressione di libertà creativa spoglia del timore dei giudizi o di etichettature.
“A Polimoda guidiamo i nostri studenti nel processo di ricerca della propria identità” prosegue Giornetti, “lavoriamo sull’unicum e sul personale, sull’aspetto più intimo e riflessivo della moda per portarlo a diventare una forma d’espressione artistica e culturale. Nella moda oggi manca spesso la capacità di emozionare, di creare qualcosa di veramente diverso e personale. Questo è quello che insegniamo a Polimoda, a cercare un parallelo estetico tra innovazione ed artigianalità, heritage culturale e sperimentazione. La moda che vediamo in Carpe Noctem diventa un amplificatore di una cultura, della ricerca di un sentimento, di un’espressione intima del sé”.
Tra i materiali utilizzati, molti tessuti tecnici, da una parte una tendenza verso tutto quello che è sparkling e riflettente, come paillettes, effetti lamé e catarifrangenti, dall’altra verso il naturale e i materiali riciclati. Grande uso di colori, stampe e ricami, jacquard, all’insegna dell’unicità di ogni collezione, mescolando menswear, womenswear e capi genderless nello stile delle nuove generazioni.
Il fashion show
Al fianco degli studenti, un team d’eccezione ha collaborato alla realizzazione di Carpe Noctem: sotto la direzione creativa di Massimiliano Giornetti, che ha seguito personalmente gli studenti nello sviluppo delle loro collezioni, la sfilata vanta la direzione artistica di Thierry Dreyfus, geniale runway e lighting designer fondatore di Eyesight Group, la speciale mentorship di Caroline Issa, CEO e Fashion Director di Tank magazine e la collaborazione del noto fashion stylist Serge Girardi. Il sound design dello show è curato dal compositore e producer Wladimir Schall, in un mix di musica elettronica, suoni elettroacustici e citazioni colte dalla musica concreta francese.
La giuria
Una giuria di esperti del settore è chiamata a scegliere The Best Collection for 2022, la proposta più interessante tra quelle in passerella. A valutare le collezioni autorevoli figure del mondo della moda e dello spettacolo: le celebri voci del giornalismo di moda internazionale Tim Blanks e Suzy Menkes, il designer belga e founder di KRISVANASSCHE Kris Van Assche, la direttrice artistica di Emilio Pucci Camille Miceli, la nota stylist Ramona Tabita e l’artista ghanese Ibrahim Mahama, insieme al direttore di Polimoda Massimiliano Giornetti.
Gli ospiti
Tra gli ospiti della serata, oltre a un folto pubblico di addetti ai lavori e personalità del mondo della moda e della cultura, attesi giovani talenti della musica come Tananai, Sissi, gIANMARIA e oli?, star del cinema come Michele Rosiello e fashion influencer come Martina Socrate ed Estelle Chemouny. Artisti che non a caso condividono con gli studenti di Polimoda la capacità di raccontare una storia e trasmettere valori ed emozioni.
La location
Quest’anno il Polimoda Final Graduation Show di Polimoda trova spazio al Giardino Torrigiani in via del Campuccio, romantico parco all’inglese del Villino progettato a inizio Ottocento dall’architetto Luigi de Cambray Digny. Con i suoi quasi sette ettari è il giardino privato più grande all’interno delle mura di Firenze, parte della storia della città, ma allo stesso tempo poco conosciuto dai fiorentini stessi.
Proprio in questi luoghi settant’anni fa nasceva il Made in Italy: a Villa Torrigiani nel 1951 si è tenuto il First Italian High Fashion Show, la prima sfilata collettiva delle firme dell’alta moda italiana organizzata da Giovanni Battista Giorgini, successivamente tenutesi nella prestigiosa Sala Bianca di Palazzo Pitti.
Oggi i modelli dei giovani designer di Polimoda riportano la creatività della moda nella bellezza romantica di questi spazi, sfilando sul percorso circolare della cavallerizza, con il profumo dei roseti in fiore, gli alberi secolari e le sculture classiche a fare da cornice.
Live sui social media
L’evento Carpe Noctem: Final Graduation Show è stato trasmesso in live streaming sui canali social di Polimoda: Instagram, Facebook, Linkedin, YouTube e sul profilo TikTok della scuola. E proprio su TikTok e Instagram, dal 12 al 17 giugno, sono gli studenti stessi a raccontare il dietro le quinte della sfilata, in diretta dai momenti più significativi dal backstage e della prima fila del fashion show, fino alle esposizioni dei progetti degli studenti per Pitti Uomo in Fortezza da Basso e a Villa Favard.
Credits: © Courtesy of Polimoda
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