Ogni creazione, nata nel segno di un’estetica versatile e senza tempo, è accuratamente rielaborata attraverso la lente della funzionalità moderna in modo da riflettere le necessità di stili di vita e di identità in continua evoluzione. Il brand, inconfondibilmente italiano nella dedizione al mestiere di creare capi di altissima qualità, vuole però distinguersi per una visione dello stile cosmopolita e inclusiva.
L’Autunno Inverno 22 23 definisce nuovi percorsi che non dimenticano l’eredità del passato. Il cuore della collezione prende il nome di “Manifattura“, scelta ispirata alle origini del gruppo Paoloni e che rimette al centro del progetto il ricchissimo spettro delle competenze artigianali del marchio. La collezione ridisegna le classiche silhouette maschili rilassandone i volumi e alleggerendo le tradizionali costruzioni sartoriali. I cappotti, nuovi capisaldi del guardaroba “heritage contemporaneo” sono sviluppati in un’ampia gamma di fit e tessuti appositamente studiati per evidenziarne il comfort: dal chesterfield “over” in lana check al nuovo duffle in morbido casentino. Il panno velour e il jersey infeltrito sono utilizzati per capispalla dalle linee più scivolate e avvolgenti.
Le giacche e gli abiti in velluto french cord o in lana boucle’ sono totalmente destrutturati e concepiti secondo proporzioni leggermente più boxy e confortevoli. L’idea di nuovo “in-formale” privilegia la scelta del “broken suit”, interessante approccio mix and match che permette di abbinare fit di giacche e di pantaloni non convenzionalmente associati all’immagine di “abito”: giacche workwear e overshirt sfoderate sono proposte nello stesso tessuto di pantaloni dalle vestibilità più ampie e dalle lunghezze cropped.
La nuova estetica del brand ricerca anche nell’accurata selezione di tessuti d’autore la propria cifra distintiva: lane bouclé e micromouline’, donegal tweed e lambswool inglesi dalle caratteristiche colorazioni Shetland, l’iconico “Buffalo Check” è interpretato sia in flanelle compatte da abito che in panni double da cappotto. Le fantasie plaid macro e micro sono sviluppate su cotoni organici sovratinti e nella caratteristica lana “undyed”, fibra sostenibile e priva di trattamenti ottenuta dal vello di “lana moretta” di provenienza italiana.
“Archivio” è una collezione permanente di abiti e giacche sartoriali presentati in una serie limitata di vestibilità classiche aggiornate e in una ricercata selezione di tessuti da drapperia. L’Archivio custodisce il passato del marchio Paoloni e allo stesso tempo rappresenta il ponte ideale tra la ricca tradizione sartoriale del gruppo e la sua visione del futuro dell’abbigliamento formale.
Neonata la capsule TEMPO, collezione di capi altamente tecnici progettati per resistere e adattarsi alle più diverse condizioni atmosferiche. Il nome fa riferimento sia alla performance termoregolatrice dei capi che al concetto di tempo come preziosissima risorsa di attività, comfort e libertà. Lane finissime con membrane colorate “three layer”, polyestere e viscosa stretch con finissaggi antipioggia e antivento, panni di lana accoppiati a jersety scuba e infine la nanotecnologia “Graphene”, fibra derivata da biomassa e utilizzata per l’imbottitura di capi dalle altissime proprietà termoisolanti. Questi sono tra gli innovativi materiali usati per trench, parka, field jacket e blazer 3 in 1 combinati a bomber e giubbotti staccabili e utilizzabili come capi singoli o come layering sotto gli abiti o i cappotti di tutta la collezione.
La collezione si sviluppa secondo una palette cromatica che intende tornare ai fondamentali del menswear introducendo pero accenti di colore in rottura con qualsiasi codice formale. I classici navy, cammello e avorio sono tagliati dalle tonalità accese dello zafferano e del blue Iris. I tradizionali grigi sono accostati a vibranti accenti di rosso “buffalo” e verde bottiglia. La gamma dei militari si armonizza con l’arancio bruciato e con i naturali grezzi.
Credits: © Courtesy of Serena Salvucci Pr
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