«Ho pensato al giardino dell’alchimista, mi sono concentrato su colore e stampe a fiori» Alessandro Michele inaugura la prima sfilata unificata per Gucci con una suggestione botanica a tinte forti.
Una set fantasmagorico come un crocevia futurista. Un Eden manipolato a tinte forti. Al centro una grande piramide, mentre la passerella si dispiega come un alambicco all’interno di una bottega da alchimista: è questo lo scenario immaginato da Alessandro Michele per la prima sfilata uomo e donna di Gucci, dedicata alla moda per l’Autunno Inverno 2017-2018.
Quelle silhouette raccontano di mondi che si incrociano. L’estetica della ricerca in cui i generi si mescolano in modo fluido e insolito.
Ci sono i tailleur damascati di straniante bellezza con gli animali ricamati, la cuffietta di lana, abiti a balze floreali, la fascia da tennis con logo e il cappello di paglia extra large. L’antico e il moderno convivono nell’abito che ricorda una lacca cinese, nel tailleur di pitone ricamato, nel cappotto tartan con volo di farfalle o nella gonna-pantalone a pieghe a stampa.
Un gioco che diventa una miscela di visioni. Oniriche risvegliate dal bagliore di cristalli rock che richiamano gli anni ’70. Quelli delle star, quelli sulle maglie all over, con visi e teste completamente nascoste. Indossate con jeans strappati e maglia customizzata.
La prima sfilata unificata di Gucci non ha tradito le aspettative. Alessandro Michele colpisce al centro del bersaglio. Un’onda creativa che si muove con diversi ritmi e racconta tante, diverse, affascinanti storie.
Music Credits:
FW17 Variations I – Robert Lewis
FW17 Variations II – Robert Lewis
FW17 Variations III – Robert Lewis
FW17 Organ Variations – Alex Metcalfe
FW17 Modular Variations I – Emre Ramaznoglu
FW17 Modular Variations II – Emre Ramaznoglu