Sulla passerella globale di Etro sale un turbine di simboli e decori. Mandala, patch, fiori, paisley invitano ad un viaggio immaginario.
Etro immagina un viaggio immaginario, dove gli spunti etnici si abbinano a linee sportive, colori accesi e fiori di loto.
Un cielo di kailash, le bandiere di preghiera tibetane. Veronica Etro, anima creativa del womenswear del marchio di famiglia, allestisce il suo personale festival internazionale delle culture.
In passerella si traduce in un sovrapporsi continuo di lunghezze, motivi, ricami e pesi diversi.
Ci sono i kimono di seta e le giacche imbottite di shearling della Mongolia, i ricami del Giappone e il tweed inglese, il raso maculato e i pigiami da dignitario di corte. Un’esplosione di colore e stampe, come in un caleidoscopio.
Piumini rotondi, parka e pantaloni impunturati sono in un patchwork di jacquard e broccati, con toppe di dragoni e fiori di loto. Il classico paisley è rivisto in chiave psichedelica e si abbina alle nuove fantasie che citano i mandala tibetani e l’albero della vita.
Siamo frutto di tradizioni diverse e bisogna vedere nella diversità una ricchezza. Una ricchezza che è patrimonio familiare, heritage Etro.
Credits: © Courtesy of ETRO PR