Mariani Design: l’Intervista all’architetto Maurizio Morazzoni conferma la passione di famiglia per questo settore che prosegue da oltre 100 anni tra Heritage, eleganza sartoriale e innovazione sostenibile tutta Made in Italy.
C’è un “Tailor Made” che ha amato sin dal primo bozzetto?
L’esperienza del “Tailor Made”, l’esigenza di prodotti unici da integrare in un ambiente è fondamentale e mi caratterizza da sempre. Disegnando per i clienti ho notato che le mie creazioni inserite nei progetti erano molto apprezzate perché erano ‘pezzi unici’: in quel momento è nata la passione di realizzare dei miei pezzi con un “Tailor Made” che vestisse appieno l’identità del cliente e le sue esigenze specifiche, in perfetta sintonia con il progetto iniziale della casa e la filosofia del brand Mariani Collection.
L’attenzione a estetica e utilizzabilità, il suo perfetto inserimento nel “concept” della casa sono fattori competitivi sui quali le aziende del comparto molto spesso sfoderano la loro leva competitiva. Cosa aspettarsi dalla Collezione “Mariani Design 2022” in vista della Milan Design Week?
I prodotti che usiamo sono totalmente sostenibili anche se differenti tra di loro: hanno tutti la stessa caratteristica che è quella di essere basati su elementi naturali, sia nella composizione che nel funzionamento, pertanto si possono inserire in modelli di Green Economy. Esclusività anche nella scelta di finiture, cromatismi e materiali realizzati ‘custom’ per lo specifico progetto: utilizzo metallo, che si presta molto alla modellazione, legno, pietre naturali, vetro, cristallo e vernici ecosostenibili. La collezione Mariani Design 2022 sarà caratterizzata da un alto tasso di sostenibilità.
Il nostro approccio al design sta sicuramente cambiando. Mai come oggi il comfort dei mobili e la funzionalità dello spazio sono stati così importanti: questa è una considerazione che va oltre l’estetica, non è solo una questione formale ma soprattutto sostanziale. Dar vita a soluzioni equilibrate ma dal sicuro contenuto innovativo?
I progetti che realizzo hanno come obiettivo la funzionalità, lo spazio, l’estetica e l’innovazione ma soprattutto lo studio dei colori e dell’illuminazione: elementi molto importanti per rendere una casa accogliente ed equilibrata.
In questo particolare momento in cui le aziende hanno ricominciato a produrre c’è fiducia da parte dei vostri clienti? Quali sono le prospettive del mercato italiano e di quelli internazionali?
Il settore dell’arredamento “Made in Italy” vola e guarda il futuro verso i paesi europei e i paesi asiatici. In Italia c’è stato un aumento dell’arredamento dopo la pandemia, gli italiani hanno riscoperto la voglia di vivere la casa diversamente, rivista sotto l’aspetto funzionale e utilitario. Un vivere diverso la quotidianità in quelli che sono gli spazi abituali: il nostro contributo è di cambiare lo stile di vita e l’aspetto di progettazione dell’abitazione.
Grandi aziende della moda hanno annunciato di voler produrre meno e meglio. Pensa che il rallentamento sostenibile riguardi anche il mondo del design?
Solo per alcune aziende che coprono una fascia alta gamma (brand importanti).
In questo settore l’Italia, su spinta di FederlegnoArredo, non ha mai celato l’ambizione di diventare leader mondiale della green economy entro un quinquennio. L’idea è sempre valida?
Penso di sì, dalle statistiche l’industria Italiana del legno-arredo è prima in Europa, basti pensare che il 93% dei pannelli truciolare certificati è fatto di legno riciclato. Il legno guadagna sempre più spazio anche in campo edilizio e le aziende di Assolegno stanno incentrando le proprie realizzazioni su temi della sostenibilità, del comfort ambientale e dell’efficienza energetica.
La clientela dell’arredo è sempre più attenta alla sostenibilità e l’Italia del settore ha l’ambizione, oggi più che mai, di diventare leader nella green economy. Qual è il suo Progetto Eco-friendly nel nuovo Design District Meneghino?
È quello di credere nella sostenibilità, usare materiali naturali e innovativi per rispettare l’equilibrio tra natura e uomo. L’equilibrio fra umani, oggetti e natura è l’unico sostenibile!
La storia di Mariani Design ha origini antiche, da una piccola bottega artigiana nel cuore di Arluno, in provincia di Milano a marchio Luxury simbolo del “Made in Italy” ed emblema di un miracolo tutto italiano dal 1928 per opera dei fratelli Ernesto e Felice Mariani.
Una Tradizione centenaria che sposa oggi i progetti del design manager Maurizio Morazzoni, da più di trent’anni alla guida dell’azienda familiare e dell’ingegnere Gaia Morazzoni, che proietta la passione verso il futuro tra design, ricerca ed eco-sostenibilità.
La sostenibilità è un tema caro alle aziende del comparto del design, l’argomento è d’importanza centrale, certo non di facile approccio.
Per pensare a un futuro green sono due le sfide in parallelo: da un lato definire e sostenere un nuovo modello d’impresa – essere sostenibili, oggi, non significa solo usare materiali di riciclo, ma anche ripensare i processi produttivi – dall’altro raccontarlo. I leader aziendali hanno la responsabilità di capire come la tecnologia possa consentire nuovi modelli di consumo, di business e di vendita sostenibili, nonché prodotti che abbiano un impatto positivo sulle tre direttrici: people, planet e profit.