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Louis Vuitton, a Milano l’omaggio a Virgil Abloh

Una gigantesca scultura, un aeroplano giocattolo “atterra” nel cortile dello Store di Montenapoleone. In un omaggio all’ultima collezione Primavera-Estate di Virgil Abloh per Louis Vuitton.

Le vetrine dello store milanese e gli interni si animano con gigantesche statue di giocatori di scacchi, metafora dell’esistenza umana.

Louis Vuitton rende omaggio al Direttore Artistico delle Collezioni Uomo Virgil Abloh con l’arrivo in anteprima a Milano della collezione Uomo Primavera-Estate 2022 e con un allestimento spettacolare nelle vetrine e nel cortile del negozio di Montenapoleone.

Una scultura di un aereoplano giocattolo, immagine ricorrente della simbologia del Direttore Creativo, l’aereo di carta, conosciuto anche come origami, è un’immagine che rimanda all’infanzia, tema caro ad Abloh, ma diventa anche spunto di riflessione in relazione al concetto di proprietà. Abloh ha infatti ironicamente definito l’aereoplanino come “un’imitazione in miniatura di un aeroplano inventato dai fratelli Wright nel 1903” o come un Un-designed, il termine che definisce moda, arte o oggetti della vita quotidiana privi di proprietà artistica. L’aereo si erge su una pedana a specchio ed è decorato con il motivo delle nuvole, ulteriore rimando al lavoro di Abloh per Louis Vuitton.

L’animazione delle vetrine si ispira invece al gioco degli scacchi, uno dei temi cardine della collezione Primavera-Estate 2022, che diventa metafora dell’esistenza umana. Giocato da persone di tutte le età, culture e credo, il gioco affronta i temi essenzialmente umani della limitazione e della sconfitta, rappresenta le sfide, l’astuzia e l’autodifesa intellettuale che dobbiamo affrontare nella vita. Da “stallo” a “scacco matto”, le regole degli scacchi sono presenti nella nostra vita quotidiana. Le sue pedine possono riflettersi nell’estetica di una moltitudine di culture e sottoculture, inoltre fanno eco ai codici visivi della cultura rave e alla formazione di Virgil Abloh. Nella collezione, la grafica degli scacchi dà origine ad una varietà di motivi, trame, effetti tridimensionali e trompe l’oeil, mentre le figure del gioco prendono forma nelle sagome dei modelli, attraverso ampie gonne, cappelli e guanti ultra voluminosi.

Su un evocativo sfondo a scacchi bianchi e neri, i candidi manichini, fedeli riproduzioni 3D dei modelli della sfilata, interagiscono con alfieri, pedoni, torri, re e regine, in versione exra-size. Nell’ampio e luminoso spazio del ground floor dello store Louis Vuitton di Montenapoleone, tra le due colonne in pietra, una suggestiva installazione sovrasta una pedana a scacchi bianca e nera. La scena, carica di tensione emotiva, rappresenta il modello Leonardo, che ha sfilato con il look 9 della collezione PE 2022, che si accinge a giocare una partita a scacchi contro se stesso, pronto a mettersi alla prova e a confrontarsi con le sue debolezze. Al suo fianco, una torre domina la scena e sembra ergersi giudice della sfida. L’installazione prosegue al piano dedicato alle collezioni maschili, in cui i clienti potranno scoprire in anteprima un vasto assortimento di abbigliamento, calzature, accessori e pelletteria della collezione Primavera-Estate 2022.

A partire dal 20 gennaio lo spazio Louis Vuitton di Milano Rinascente, dedicato alle collezioni maschili, ospiterà un allestimento immersivo ispirato ai temi centrali dell’estetica della collezione Primavera-Estate 2022.

Collezione Primavera-Estate 2022

Presentata per la prima volta nel giugno 2021, la Collezione Uomo Primavera-Estate 2022 si basa su Amen Break, un assolo di batteria del 1969 dei Winstons. Adattato dai generi hip-hop e jungle, è stato ripreso in migliaia di brani pop, rock e metal a noi più familiari oggi. È  l’analogia della collezione, che ingrandisce e rimpicciolisce archetipi e sottoculture noti a tutti noi, mettendo in luce allo stesso tempo il loro contesto culturale e la ricontestualizzazione collettiva. Applicato alla moda, dove i capi base di abiti, tute, camicie e t-shirt vengono reinterpretati in un loop senza fine, l’Amen Break diventa una metafora del mito della proprietà nella creatività contemporanea.

Credits: © Courtesy of Louis Vuitton

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Pubblicato da
Rosalba Radica

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