A partire da oggi e fino al 14 ottobre, la quarta edizione delle Journées Particulières rivela i retroscena dei luoghi d’eccezione del gruppo LVMH. Visita guidata del numero 30 di avenue Montaigne, l’iconico indirizzo dove batte il cuore della Maison Dior.
“Doveva essere qui“, scrive nelle sue memorie Christian Dior riguardo al numero 30 di avenue Montaigne, l’hôtel particulier destinato ad ospitare la sua casa di moda. Pareti grigio Trianon, fiocchi e medaglioni in stile Luigi XVI, sedie Napoleone III con l’iconico Cannage… L’eleganza raffinata di questi arredi continua a ispirare i Direttori Artistici della Maison, che reinventano incessantemente l’eredità dello stilista-fondatore all’interno degli Atelier e dello studio di design. Varcare la soglia del numero 30 di avenue Montaigne e percorrere gli scalini che hanno ospitato Marlene Dietrich o Joséphine Baker è una delle esperienze uniche offerte dalle Journées Particulières. Un privilegio raro, solitamente riservato ai clienti della Haute Couture.
In questa cornice magica che ha visto sfilare, nel 1947, la collezione-manifesto del New Look (una rivoluzione dello stile di fama mondiale) e in una scenografia ideata da Nathalie Crinière, gli abiti e le creazioni haute couture immaginati dalla Direttrice Artistica Maria Grazia Chiuri si svelano lungo la leggendaria scalinata.
Negli ampi saloni, invece, i visitatori più curiosi possono scoprire preziosi segreti di realizzazione rivelati dagli artigiani in persona. Dai piumai agli artigiani pellettieri, dall’Atelier Tailleur, in cui le sarte si accingono a realizzare una giacca Bar (icona assoluta della Maison), fino all’Atelier Flou: tutti condividono le loro conoscenze.
Per questa quarta edizione, Dior, l’unica Maison di haute couture a possedere un atelier dedicato alla realizzazione dei cappelli, presenta per la prima volta quest’arte ereditata da Monsieur Dior, che debuttò come sarto. Elemento chiave della visita, il savoir-faire si nota anche negli abiti fiabeschi creati per Baby Dior, così come nell’estrema minuzia dell’Alta Gioielleria.
Una quintessenza del gesto che si ritrova nelle miniature rifinite secondo i principi della haute couture, splendidi mini-modelli firmati John Galliano, Raf Simons o Maria Grazia Chiuri.
Al piano inferiore, la magia continua all’insegna dei profumi. Dal bozzetto di La Colle Noire, nota per essere la casa preferita di Christian Dior, alle preziose materie prime delle ventidue fragranze della collezione Maison Christian Dior, vera e propria raccolta di emozioni, lo sguardo viene catturato dalle mani esperte che sigillano i flaconi J’adore e firmano, con la delicatezza di un fiocco ricamato, lo spirito couture di Miss Dior.
Questa visita privilegiata alla scoperta dei retroscena e dei segreti del savoir-faire d’eccellenza che caratterizza la Maison termina attorno alla palette del profumiere e a una serie di flaconi d’eccezione.
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