Per Dior, l’architetto Yoshio Taniguchi, a cui si deve soprattutto la realizzazione del MoMA a New York, ha ideato una facciata unica che richiama una luminosa sfumatura di veli bianchi, strutturata da linee orizzontali e punteggiata da quattro grandi vetrine al pianterreno.
Per gli interni, Peter Marino, l’archistar delle boutique Dior in tutto il mondo, ha immaginato un’atmosfera contemporanea dominata da toni di bianco, in cui si integrano perfettamente arredi moderni.
Il visitatore è accolto dalle collezioni di pelletteria della Maison, presentate in un grande atrio di sette metri di altezza, oltre che dagli accessori e dalle creazioni di gioielleria e orologeria. Qualche passo a terra, su cui la pietra di Tavel beige e cabochon neri disegnano lunghi tappeti, e si arriva al primo piano in cui sono esposte le calzature, in uno spazio decorato da un’opera murale di Tarik Kiswanson.
Agli altri piani, si ritrovano le collezioni di prêt-à-porter femminile, la linea Dior MAISON, le creazioni Dior Homme e un salone VIP.
Al terzo piano, il Café Dior by Pierre Hermé permette di fare una pausa golosa con i dessert creati in esclusiva dal celebre pasticcere-cioccolatiere francese.
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