Nel deserto californiano, Maria Grazia Chiuri ha presentato la prima collezione crociera per la Maison Dior.
La prima collezione Crociera di Maria Grazia Chiuri per la maison Dior ha trovato nella riserva naturale delle montagne di Santa Monica, in California, la sua location perfetta.
La Direttrice Artistica delle collezioni donna Dior, sceglie di tornare alle radici e di cercare ispirazione negli archivi; in questo caso, nella collezione Lascaux del 1951, suggerita dagli antichi dipinti delle grotte scoperti nella Francia sud-occidentale un decennio prima.
Maria Grazia Chiuri è alla costante ricerca di cammini diversi per ripercorrere il patrimonio di Dior. I lupi, animali preistorici, emergono dalle grotte di Lascaux per adagiarsi su straordinari jacquard di seta, dove l’ocra crea un contrasto con il nero. Impronte di mani femminili, reinterpretazioni delle forme originali, diventano splendidi ricami di paillette dalle tonalità della terra.
Maria Grazia Chiuri ha riunito i savoir-faire degli atelier Dior per reinventarli in forme ideali che raccontano la loro storia. Una storia che cambia proporzioni e lunghezze per adattarle ai paesaggi attuali, dove lo sport si unisce all’haute couture, dove la tradizione diventa astrazione decorativa e dove i materiali hanno un nuovo valore.
L’elogio dell’istinto la conduce sulle tracce di figure femminili che hanno scelto di perdersi nel deserto per conoscere il lato più oscuro e profondo di sé stesse.
Maria Grazia Chiuri utilizza anche i tarocchi, dai colori violenti, reinventati in chiave femminista da Vicki Noble, proponendone una reinterpretazione pop per portare una ventata di freschezza all’arte divinatoria, tanto cara a Monsieur Dior. L’idea che l’odore di una persona sia l’espressione della sua anima ritorna nell’interpretazione femminile di un profumo emblematico come Eau Sauvage.
L’impronta intangibile di questa figura selvaggia, erratica, porta, ancora una volta, la donna al centro del mondo.
Credits: © Courtesy of Dior Pr