La nuova collezione di KB HONG sfila a Milano Moda Uomo. In passerella l’essenziale diventa speciale.
Torna a sfilare a Milano Uomo dopo cinque anni consecutivi presente nella Settimana della Moda KB HONG, il brand di alta gamma del gruppo K-BOXING, fondato nel 1980 in Cina e tramandato da tre generazioni, in scena il 15 Gennaio con uno show condotto e diretto dal noto regista Sergio Salerni e un’installazione al Teatro Alcione di piazza Vetra.
Al centro della proposta del marchio cinese, il collegamento tra Oriente e Occidente, sottolineato dal fondatore/direttore creativo Boming Hong e il suo team che comprende il design director italiano Massimo Foroni ed eccezionali designer cinesi che provengono da prestigiosi istituti di design della moda di tutto il mondo. A incarnare il ponte tra East e West, la figura di un collezionista immaginato come protagonista ideale della collezione, un viaggiatore dall’animo colto e gentile, che nei suoi viaggi raccoglie emozioni e oggetti di cui arricchisce la sua anima. Un uomo legato alle più antiche filosofie tradizionali orientali, ma che guarda sempre al futuro.
Il tema dello spettacolo, “Il Collezionista dal 2080”, è legato al sogno centenario del brand e, allo stesso tempo, trasmette anche la comprensione di K-BOXING della cultura, della storia, del presente e del futuro, per lanciare un’esplorazione più profonda e diversificata del futuro del marchio cinese e delle tendenze della moda maschile internazionale.
Gli elementi di Dunhuang, i motivi che richiamano gli animali delle scritture tratte da “The Classic of Mountains and Seas,” e l’interpretazione moderna del design dei costumi cinesi sono permeati di romanticismo orientale. Dal pattern Dunhuang caisson al tradizionale motivo cinese di buon auspicio Baoxiang Flower fino all’interpretazione del design contemporaneo dell’abbigliamento tradizionale cinese come le maxi pieghe, il colletto sovrapposto e l’abbottonatura frontale in stile cinese, mostrano il desiderio, l’attaccamento e l’esplorazione dell’estetica orientale dei “collezionisti”.
Nel suo viaggio nel tempo, ha ereditato la bellezza e la ricchezza della nobile cultura antica cinese, collezionando elementi che trasformano i suoi abiti sartoriali in sofisticati e moderni capi. Il collezionista è un uomo attento ai piccoli dettagli perché sa che rendono speciale ciò che appare essenziale, così in collezione i toni neutri e marrone scuro si alternano al viola e a tocchi di argento, mentre il nero assoluto è accompagnato da maschili macchie animalier astratte, che ricordano il manto del mitologico Lushu. Così allo stesso modo e allo stesso tempo, il colore ottanio e il verde giada si accostano al viola ametista, creando forti contrasti che si rivelano armoniosi abbinamenti.
Lo stesso gioco di incontri a sorpresa – gli stessi che si possono fare in un viaggio – torna nella scelta dei tessuti: ad essere scelti non sono stati solo i tessuti più nobili italiani, ma anche tessuti tradizionali cinesi di fascia alta, noti come “oro tenero”, Filato Xiangyun. Fibre naturali e preziose come il cachemire, il cammello, la lana d’alpaca, la lana e la seta per lo spettacolo sono state abbinate a fibre più moderne e artificiali per creare i capi più tecnici. Un sofisticato mix di elementi declinato in fit over e maxi lunghezze per un guardaroba maschile dall’allure genderless e senza tempo, che testimonia ancora una volta la bellezza del legame tra culture differenti.
Credits: © Courtesy of GUITAR PR