La Camera nazionale della moda italiana compie 60 anni. Un traguardo celebrato attraverso «Italiana. L’Italia vista dalla moda 1971-2001», exhibition inaugurata a Palazzo reale a Milano, in concomitanza con l’avvio delle sfilate.
Italiana. L’Italia vista dalla moda 1971-2001: una mostra promossa e prodotta dal Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e Camera Nazionale della Moda Italiana con il supporto del Ministero dello Sviluppo Economico e ICE Agenzia, grazie al main partner Yoox-Net-A-Porter, alla collaborazione con Pomellato e ai manichini di La Rosa. Italiana. L’Italia vista dalla moda 1971-2001 è un progetto in forma di mostra e libro, ideato e curato da Maria Luisa Frisa e Stefano Tonchi.
Italiana celebra il sistema italiano della moda nel trentennio seminale che cementa relazioni e scambi tra gli esponenti di una generazione di stilisti, industriali, designer, artisti, architetti e intellettuali che ha definito l’immagine dell’Italia nel mondo e l’ha inserita nelle rotte della cultura internazionale.
Italiana è un aggettivo che diventa sostantivo per evidenziare l’insieme di tratti, stili e atmosfere che definiscono la cultura italiana nelle sue forme e nelle sue espressioni. Il sottotitolo L’Italia vista dalla moda – evocazione dell’episodio La terra vista dalla luna firmato da Pier Paolo Pasolini per il film Le streghe (1967) – afferma la moda quale punto di vista privilegiato dalla narrazione e la necessità di tracciare una direzione critica.
1971-2001 è il lungo periodo in cui si manifestano i processi di messa in discussione degli equilibri conquistati nel secondo dopoguerra. La data di inizio marca simbolicamente la cesura dall’alta moda e l’inizio della stagione dello stilismo: è l’anno in cui Walter Albini sceglie Milano per la prima sfilata della linea che porta la sua firma, ed è l’anno in cui in Italia nasce il Movimento di liberazione della donna. La data di fine è emblematica e segna il passaggio fra due secoli: la moda italiana cambia pelle e si trasforma definitivamente in un fenomeno globale; è l’anno degli attentati dell’11 settembre, segno doloroso della radicale e definitiva crisi di un sistema internazionale già sconquassato dalle mutazioni geopolitiche degli anni novanta.
La narrazione di Italiana rende presenti in modo simultaneo le vicende degli attori che compongono l’affresco della moda italiana: i protagonisti della stagione della confezione industriale di qualità si confrontano con lo stilismo che esplode e trionfa nel corso degli anni ottanta, per giungere fino a quei nomi e a quei marchi che nel corso degli anni novanta si sono trovati ad abitare un panorama internazionale definito dalle traiettorie di un’economia degli stili globale, fra istanze glocaliste e azioni dettate dalle multinazionali del lusso e dalla nuova figura del direttore creativo.
Italiana. L’Italia vista dalla moda 1971-2001 si configura come un viaggio che attraversa la moda italiana e ne restituisce il valore di fenomeno policentrico, capace di rapportarsi con vari saperi e intelligenze.
L’itinerario intreccia una pluralità di oggetti e visioni e dispiega una narrativa della moda in tre decenni cruciali che l’hanno vista definirsi in rapporto simbiotico con la storia sociale, politica e culturale del nostro paese. Questo viaggio privilegia all’ordine cronologico una costellazione di temi che intende restituire la moda italiana nelle sue manifestazioni più significative e nelle sue qualità identificative, e che tiene insieme design, arte, fotografia ed editoria. Un paesaggio progettuale originato da una ricerca aperta, che risponde alle sollecitazioni del tempo sempre presente della moda.
22.02 06.05.2018
Palazzo Reale, Milano
Piazza Duomo 12
Curata da Maria Luisa Frisa e Stefano Tonchi