HTSI Best Luxury Start Up Award | Il Sole 24 ORE

HTSI Best Luxury Start Up Award: una serata di Eccellenza e Innovazione nel Mondo del Lusso

Talento e Sostenibilità riscrivono il futuro dello stile: premiate le 10 Categorie

HTSI Best Luxury Start Up Award:

La serata del 20 febbraio ha visto la celebrazione del primo HTSI Best Luxury Start Up Award, firmato HTSI, l’edizione italiana del magazine del Financial Times a cura del Sole 24 Ore, pilastro dell’espressione del luxury e del made in Italy. L’evento ha concluso un anno di celebrazioni per il decimo anniversario di HTSI made in Italy.

Il premio, nato dai valori di HTSI made in Italy – l’ottimismo dell’azione, il bello come motore di trasformazione e cambiamento, la flessibilità artigianale e la ricerca innovativa, il pensiero autenticamente sperimentale e la dimensione del servizio – mira a dare visibilità e supporto ai costruttori di futuro per i prossimi dieci anni: un impegno a guardare al futuro e ai giovani, nella volontà di valorizzare il talento creativo e imprenditoriale.

La risposta al primo HTSI Luxury Start Up Award, lanciato lo scorso ottobre, è stata un ventaglio di scoperte sfaccettate sia per luogo di provenienza sia per settore. Molte le candidature al premio a cui hanno aderito imprese legate alla moda e al design, dalla cosmetica all’ospitalità, dall’hi-tech all’arte.

Tra i vincitori della serata, Ogyre si distingue per il recupero e riciclo di rifiuti marini tramite pescherecci in Brasile, Indonesia e Italia. NextCouture offre la possibilità di personalizzare capi unici prodotti solo on demand. L’Oasi del Latte ha portato una ventata di innovazione nella cosmetica con prodotti a base di siero di latte vaccino, mentre Digital Exhibition Group investe nella comunicazione dei prodotti di lusso con progetti 3D personalizzati. Jamin UnderWaterWines ha creato il primo champagne affinato sui fondali marini, mentre Dolomitisch combina falegnameria altoatesina e tecnologie avanzate per creare mobili topografici personalizzati. Eccellenza Italiana promuove il made in Italy con una community di oltre 700mila follower, e Zerow sta guidando il cambiamento sostenibile nell’industria della moda con una piattaforma di circolarità per le rimanenze del lusso. Artpay sta cambiando il modo in cui le gallerie gestiscono le vendite con un hub di sistemi di pagamento, mentre The Paac promuove il fashion leasing, che permette ai clienti di noleggiare kit di vestiti coordinati per le diverse esigenze.

«Il Best Luxury Start Up Award di HTSI – spiega Federico Silvestri, Direttore Generale Media & Business del Gruppo 24 ORE – è, tra le numerose iniziative ideate lo scorso anno per celebrare i 10 anni di HTSI, quella a cui teniamo in particolar modo perché concentra in sé un’idea forte che è nel dna di tutto il nostro gruppo editoriale: non c’è innovazione senza tradizione. Caratteristica ancor più sentita questo anno in cui ci apprestiamo a festeggiare i 160 anni del Sole 24 Ore. E infatti il premio è un’iniziativa pensata per dare spazio all’innovazione e alle nuove realtà imprenditoriali che stanno ridefinendo il lusso. Le start-up selezionate rappresentano il futuro del settore, con idee che spaziano dalla sostenibilità alla tecnologia, dalla creatività digitale alla trasformazione dell’esperienza del lusso». Aggiunge Silvestri: «Siamo particolarmente orgogliosi di questo nuovo traguardo di HTSI nel farsi promotore d’innovazione, perché conferma una volta di più il percorso fatto in questi 10 anni, in cui si è trasformato da magazine a piattaforma multimediale che unisce creatività, eccellenza e innovazione, raccontando il lusso in continua evoluzione. Un percorso straordinario che è stato accolto e apprezzato con entusiasmo dalle tante aziende e partner che ci hanno accompagnato ogni anno in ogni iniziativa proposta, riconoscendone l’esclusività e unicità».

«Abbiamo viaggiato sui fondali del Mediterraneo e in cima alle Dolomiti, negli intricati labirinti dell’IA e fra le più belle collezioni d’arte dal Nord al Sud Italia. La risposta al primo HTSI Luxury Start Up Award è stata un ventaglio di scoperte sfaccettate sia per luogo sia per temi – racconta la direttrice di HTSI Nicoletta Polla Mattiot – Nel nostro Paese il mondo delle start up innovative conta oltre 12mila imprese, con una concentrazione prevalente nel settore dei servizi. I dati nazionali si ritrovano solo in parte nella composizione delle candidature, attive nel segmento Luxury. È come se la qualità e la specificità dell’alto di gamma si fosse concentrata maggiormente sulla materia del prodotto. Il differenziale è significativo, ma coerente con la direzione di sviluppo del lusso: rarefazione quantitativa in funzione dell’unicità, ampliamento del fattore esperienziale, peculiarità artigianale. Oltre il 30% delle giovani aziende che ha partecipato al nostro Award lavora su fibre innovative e materiali di riuso, più del 10% lavora a km zero attingendo a scarti di attività collaterali, tutte, senza esclusione, si pongono il tema della sostenibilità. I 10 vincitori sono la prova che esiste un potenziale enorme per innovare, plasmare e rilanciare il mercato dell’alto di gamma. Ma mi piace pensare che tutti i candidati ci abbiamo insegnato qualcosa. Decine di imprese, piccole, medie, giovani o giovanissime: un tessuto di creatività capillare molto più fattivo, pionieristico e ottimista nella sua scommessa sul domani, di quanto i numeri del lusso 2025 possano raccontare».

Le start up sono state scelte e premiate da una giuria d’eccezione composta da rappresentanti del mondo imprenditoriale e da leader del settore che hanno identificato le realtà più promettenti e rivoluzionarie del panorama del lusso: dal Presidente di giuria Nicoletta Polla-Mattiot, direttrice HTSI – How to Spend it, a Franco Broccardi, esperto economia della cultura e della sostenibilità; Roberta Cocco, esperta di Trasformazione Digitale ed Empowerment femminile; Gemma D’Auria, senior Partner and Global Leader of Apparel, Fashion & Luxury McKinsey & Company; Marco Gay, presidente Esecutivo Zest e Presidente Unione Industriali di Torino; Stefania Lazzaroni, direttrice generale Altagamma; Roberto Liscia, presidente di Netcomm, il Consorzio del Commercio Digitale Italiano; Maria Grazia Mattei, fondatrice e Presidente MEET Digital Culture Center; Karen Nahum, direttrice generale Publishing & Digital Gruppo 24 ORE; Frank Pagano, senior Partner @ JAKALA, Shareholder & Author; Stefania Siani, CEO e COO Serviceplan Italia; Federico Silvestri, direttore Generale Media & Business Gruppo 24 ORE, ed infine il direttore Il Sole 24 Ore, Radio 24 e Radiocor, Fabio Tamburini.

Ciascun vincitore ha ricevuto come premio un oggetto della collezione Fornasetti personalizzata per HTSI, presentata a luglio 2024 nella serata-evento di HTSI che si è tenuta nella Casa Museo alla presenza del padrone di casa Barnaba Fornasetti.

In aggiunta, il vincitore della categoria Best of the Best, Ogyre, avrà l’opportunità di seguire un percorso formativo del Sole 24 ORE Formazione.

All’evento di premiazione hanno partecipato come partner esclusivi Poltrona Frau, Procaccini Milano e Volvo diventando protagonisti della serata insieme al magazine e alle aziende premiate.

In questi 10 anni HTSI è diventato, fin da subito, l’espressione della creatività e della way of life italiane, un unicum nel mercato e punto di riferimento dell’alto di gamma. Il magazine del Sole 24 Ore ha tracciato e continua a tracciare una “via italiana” all’eccellenza, unendo funzionalità ed estetica in modo unico, riflettendo la storia, la cultura e il saper fare del nostro Paese e si è affermato come il magazine di riferimento per chi desidera immergersi nelle eccellenze italiane, incarnando i valori fondanti del Made in Italy. Un unicum sul mercato italiano sia per i contenuti, rivolti ad un target che ama il piacere del bello, sia per il formato e per la qualità di carta e stampa. Nel 2020 HTSI è poi cresciuto nella sua offerta lanciando una piattaforma multimediale che sviluppa, accanto al sito e ai social, una linea di podcast, una collezione di eventi on e off line, una collana di libri, un’edizione originale NFT (non fungible token), video-interviste esclusive e la prima Masterclass di HTSI.

Numerosi gli eventi firmati HTSI in questi anni, dal primo anniversario nel 2015, ad approfondimenti su temi specifici con le più importanti realtà del mondo Luxury in eventi creati ad hoc, le iniziative in occasione delle principali sfilate e kermesse di moda (uomo e donna), fino all’evento per il 100° numero nel 2022, per arrivare all’evento di rebranding nel 2023 e ai festeggiamenti dei 10 anni di HTSI made in Italy nel 2024. 2014 -2024, 10 anni celebrati durante tutto il corso del 2024 con numeri speciali in collaborazione con aziende ed atenei, eventi, masterclass, il ciclo di incontri dedicati all’Economia della bellezza al Festival dell’Economia di Trento, fino al Premio dedicato alle migliori start up nel settore del lusso culminato nel 2025con l’evento di premiazione, per dare il via a un nuovo anno ricco di progetti e iniziative.

Ecco le 10 aziende premiate:

  • Ogyre – I custodi del mare

Ci sono pescherecci in Brasile, Indonesia e Italia, che gettano le reti sia per il pesce sia per la plastica. Quest’ultima la raccolgono per conto di una start up italiana, Ogyre. Nata nel 2020 dall’intuizione di Antonio Augeri e Andrea Faldella – imprenditori amanti di surf e vela – ha come focus quello di recuperare e riciclare rifiuti marini tramite i pescatori locali – a cui fornisce attrezzatura, logistica, formazione e un compenso che, in molti Paesi, supera il valore del pesce –, collaborando con partner specializzati nel riciclo dei materiali raccolti, che vengono trasformati in energia o in nuovi prodotti. Per tracciare le operazioni, la piattaforma registra sulla blockchain tutte le pescate: qui i chili raccolti diventano token digitali e crediti di plastica. Negli anni sono state raccolte circa 650mila tonnellate e l’obiettivo è arrivare a 1 milione entro fine anno. ogyre.com

  • NextCouture – La couture on demand

Chi, tra gli appassionati di moda, non ha sognato almeno una volta di non essere un semplice spettatore-cliente, ma uno stilista? NextCouture è la piattaforma che permette di realizzare questo desiderio. Fondata nel 2021 da Chiara Torino – avvocato, esperta di venture capital – e Carolina Poggioli – studentessa di Economia –, ospita brand che mettono a disposizione modelli che il cliente può personalizzare, dai colori ai tessuti, ai dettagli. Capi unici che vengono prodotti solo on demand, azzerando gli sprechi. Una tecnologia dà la possibilità, attraverso un avatar, di visualizzare i capi in 3D sulla propria silhouette, mentre l’IA suggerisce combinazioni basate sulle preferenze di ciascuno. Al portale si sono aggiunti due brand proprietari, gestiti dall’ad Matteo Macchiavelli: The Newyorkese (camiceria da uomo) e Ava (moda donna), distribuiti online su NextCouture e in alcuni negozi in Italia. nextcouture.it

  • L’Oasi del Latte – Una crema al latte, anzi al Parmigiano

Un progetto al femminile che è entrato nel mondo della cosmetica grazie a un ingrediente inusuale: L’Oasi del Latte offre dal 2024 prodotti per la beauty routine a base di siero di latte vaccino, sottoprodotto di difficile smaltimento, estratto durante la lavorazione del Parmigiano Reggiano. L’idea di Michela Cani, agronoma, e Luciana Cimardi, appassionata del mondo agricolo, è nata tra le valli di Vezzano, in provincia di Parma, all’interno di un’impresa familiare che si occupa di allevamento di bovini e produzione di formaggio. La trasformazione del siero in prodotti dermatologicamente testati è affidata al laboratorio Biolife srl di Novi Ligure. «Già premiati come Innovatori responsabili dell’Emilia-Romagna, vogliamo espanderci nel settore del lusso, anche per i costi elevati che, lavorando con un sottoprodotto di risulta, dobbiamo affrontare», spiega Cani. Idea  nuova, con una tradizione antica, è proverbiale il bagno nel latte di Poppea. oasidellatte.com

  • Digital Exhibition Group – La potenza della tecnologia 3d

Seduti in ufficio o a casa propria, ci si infila un visore e si viaggia dentro un’esibizione di alta gioielleria, guardando gemme e monili che prendono vita, ingigantendosi e ruotando su se stessi. Oppure si entra in un atelier di abiti o su uno yacht, per sperimentare virtualmente tutta la tecnologia di bordo. Dalla moda alla nautica, al real estate: Digital Exhibition Group si occupa di studiare progetti 3D personalizzati, per trasformare il modo in cui le aziende di diversi settori possono raccontare i loro prodotti e offrire esperienze immersive e su misura. Fondata da esperti di innovazione e finanza nel 2024, la start up studia soluzioni di alta qualità, display interattivi e piattaforme digitali. Il tutto sfruttando la tecnologia 3D, che consente una riproduzione realistica di spazi, proporzioni e cromie. digitalexhibitiongroup.com

  • Jamin UnderWaterWines – Una cantina subacquea

Il primo champagne al mondo affinato nel mare riposa per 12, 18 o 54 mesi non in acque francesi, ma in quelle che lambiscono Portofino. Si chiama -52 Cloe Marie Kottakis ed è prodotto da Jamin UnderWaterWines, start up fondata nel 2021 da un pull di consulenti, sommelier e professionisti. Si tratta di una società creata per offrire servizi hi-tech per l’affinamento subacqueo di vini e distillati. A Portofino ha aperto la sede del laboratorio di ricerca, dove vengono elaborati i protocolli di affinamento, poi svolti in cantine sott’acqua su tutta la costa italiana. L’iter, oltre a garantire un prodotto dal bouquet ricco e a liberare spazio nelle cantine, riduce l’impatto ambientale: non servono locali climatizzati che consumano molta energia. jaminsrl.com

  • Dolomitisch-  Mobili topografici

Tavoli, panche e altri elementi d’arredo che riportano, intagliate nel legno, topografie ad elevato dettaglio delle vette più iconiche del mondo: dal 2022 è l’idea di Dolomitisch. «Tutto nasce dalla mia passione per le Dolomiti, dove sono nato e cresciuto, unita al fatto che per lavoro – sono ricercatore forestale – utilizzo le immagini satellitari per il monitoraggio ambientale», spiega Daniele Da Re, co-fondatore del progetto con Walter Capovilla. Combinando il meglio della falegnameria altoatesina con le tecnologie avanzate, Dolomitisch crea pezzi unici di art-design: il cliente può scegliere ogni dettaglio, dalla montagna rappresentata alle finiture – il legno massello proviene dai boschi certificati del Südtirol. Per essere in vetta anche comodamente seduti a casa propria. dolomitisch.com

  • Eccellenza Italiana  – Lo storytelling del made in Italy

Parlare ai giovani, con un linguaggio giovane, di tradizione e artigianato. «Quando si dice made in Italy, non si fa riferimento solo a prodotti, ma a una cultura viva, che, attraverso generazioni di maestri, ha sempre definito il Bel Paese»: parte da qui l’avventura di Eccellenza Italiana, start up fondata nel 2022 da due 28enni milanesi, Giovanni Brocca e Lorenzo D’Onofrio. Forti di una community di oltre 700mila follower, hanno tre obiettivi: sensibilizzare i consumatori sull’importanza di scegliere prodotti italiani di alta qualità, promuovere il ricambio generazionale nelle aziende di manifattura e artigianato, raccontare l’eccellenza italiana in tutte le sue forme, dalla gastronomia alla moda. Come? Con campagne social, il podcast “Al Dente” ed eventi ad hoc. eccellenza-italiana.com

  • Zerow  – La piattaforma-laboratorio di upcycling

Zerow sta per Zero Waste ed è la start up che si propone come una piattaforma di circolarità per le rimanenze del lusso. Nata nel 2021 dall’idea di due trentenni, Gabriele Rorandelli e Alessio Troisi, entrambi ingegneri gestionali, vuole giocare la sua parte nel guidare un cambiamento sostenibile nell’industria della moda. L’obiettivo è vendere ad artigiani, designer e piccoli brand, tessuti e pellami pregiati recuperati dalle giacenze di magazzino di grandi aziende e manifatture italiane del lusso. Zerolab, a Scandicci, fuori Firenze, è il cuore creativo del progetto, uno showroom-laboratorio dove designer e artigiani possono esplorare e toccare con mano i materiali, ma anche un luogo dove si organizzano workshop ed eventi a tema upcycling. zerow.it

  • Artpay  – A supporto di gallerie e collezionisti

Fondata nel 2023 da un team di appassionati di arte e tecnologie guidati da Luca Pineider e Rossella Destefani, Artpay punta a rivoluzionare il modo in cui le gallerie gestiscono le vendite. L’idea è nata osservando che sono in crescita i collezionisti che acquistano online (nel 2023, tra i Millennials, la percentuale di acquirenti tramite piattaforme è stata del 69 per cento). Alle gallerie e case d’asta Artpay offre un hub di sistemi di pagamento che semplifica il processo di incasso, consentendo a chi compra di scegliere tra diverse opzioni, inclusi piani rateali. Si propone inoltre come un private e-shop che garantisce una gestione flessibile del catalogo opere e offre la possibilità di allestire spazi su misura per le trattative riservate. artpay.art

  • The Paac – Un abbonamento speciale

Un abbonamento a noleggio, ma di vestiti. Abiti, pantaloni, giacche e camicie: comporre un guardaroba variabile, scegliendo online i capi – a seconda della propria agenda – che arrivano a casa in una box. Si indossano per un mese, poi si sceglie se restituirli o acquistarli e creare una nuova box per il mese successivo. È l’idea di The Paac, la piattaforma di fashion leasing fondata nel 2020 da un gruppo di giovani con diverse competenze nel mondo dell’innovazione e della comunicazione. Un modo per permettere ai retailer di gestire l’invenduto e di proporre pezzi preloved. La start up ha calcolato che con il fashion leasing si risparmiano ogni anno 250mila chili di acqua e 250 chili di anidride carbonica pro capite. L’oasi del latte | Home

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