Gucci e GQ presentano il primo episodio della serie The Performers, ambientato in Marocco, con protagonista il cantautore e musicista Bobby Gillespie. Affascinato dalla vita dell’attivista e scrittore Jean Genet, che soggiornò a Tangeri per lungo tempo, il frontman dei Primal Scream ripercorre i luoghi più significativi di questa città.
Tra gli edifici scoloriti e decadenti di Tangeri, il cantautore e musicista Bobby Gillespie racconta di come la vita dell’attivista e scrittore Jean Genet, che visse in questa città negli anni ’60, sia stata per lui fonte di ispirazione. Bobby Gillespie riporta la storia di Jean Genet e l’ascendente che lo scrittore ha avuto su di lui.
“La prima volta che mi sono imbattuto nelle opere di Jean Genet ero un adolescente. La sua voce ti entra in testa. Tu sei lì, sei totalmente coinvolto, totalmente concentrato – è quasi uno stato di allucinazione”.
“Genet ha continuato a scrivere fino a che non è uscito dal carcere. È come se sognasse una via di scampo, e posso capirlo. Come quando sognavamo di andarcene via da Glasgow”.
“È stato abbandonato, è andato in prigione, è diventato un ladro, si è arruolato, ha disertato per poi arruolarsi di nuovo. Ha avuto una vita piuttosto movimentata. Aveva una certa affinità con gli oppressi, quindi veniva sempre considerato un outsider”.
“Le canzoni più difficili da scrivere sono solitamente quelle più significative per gli altri. Ma sono anche le canzoni più crude, più realistiche e più vere”.
“Genet ha fatto del tradimento una virtù. Non ha mai voluto essere dominato da niente e nessuno. Credeva fortemente nella libertà individuale. Penso sia fantastico. Non si può distruggere lo spirito umano. Vivi e lascia vivere”.
Director: Stella Scott
Music by: Raffertie
Sound Mix: Mark Hills at Soho Square Studios