È un’atmosfera estiva e festosa ad accogliere Rami Malek, Jamie Bell, Kate Mara e molte altre celebrità in Dior ospiti del fashion show.
Il salone d’onore del Grand Palais, tappezzato d’erba, è illuminato dai raggi del sole parigino che filtra attraverso ghirlande di frange nere. Le silhouette che appaiono sono quelle di giovani uomini vestiti per la loro prima uscita, mescolando con spontaneità tailoring e sportswear.
Nei loro abiti neri, talvolta indossati a fior di pelle e abbinati a sneaker multicolore, si riconosce tutto il savoir-faire dell’atelier Dior Homme.
Un savoir-faire che il Direttore Artistico Kris Van Assche ha esplorato e valorizzato per l’intera collezione, in un sottile gioco di decostruzione e ricostruzione. Le giacche sono molto strutturate, il volume della vita e delle falde è reinventato: una t-shirt aperta sulla schiena e maniche tagliate diventano una cintura trompe l’œil su un’altra silhouette; altrove, una coda di rondine asimmetrica è ricostituita da un assemblaggio di stoffe.
L’abito diventa un capo ibrido, si allunga per diventare un cappotto estivo dalle falde cucite a una camicia o una polo, con maniche corte e bordo sportivo. Infine, si scorge l’atmosfera stessa dell’atelier nei ricami bianchi che rievocano punti effetto imbastitura, o nei nastri “Christian Dior atelier”, ispirati a quelli che utilizzano i sarti sui manichini couture.
Come se i giovani che sfilano avessero trasformato il loro abbigliamento per uscire e sedurre, i loro abiti di un genere nuovo sono associati a capi che rievocano l’universo dei college americani. Maglie rosse, bianche e nere, come un’uniforme. Oppure, su felpe, bomber e t-shirt, un logo composto da foglie di alloro con le parole “latenight Paris”.
I dipinti a olio di François Bard, stampati e talvolta ricamati su giacche, camicie e borse, richiamano l’atteggiamento particolare in cui felpe con cappuccio dai colori vivaci sono come una firma. Oltre a queste tele che rappresentano silhouette, Kris Van Assche ha scelto per questa collaborazione una natura morta in cui l’artista ha rappresentato orchidee bianche, in un’atmosfera cupa, come un omaggio a Christian Dior, appassionato di fiori, e di cui Dior Homme non smette di rivisitare l’eredità.
Credits: © Courtesy of Christian Dior Couture Pr
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