“A febbraio 2020 ho presentato la mia nuova collezione durante la Milano Fashion Week. Pochi giorni dopo, la pandemia ha messo l’Italia in lockdown totale e il resto del mondo a seguire. Alcuni giornalisti hanno detto che il titolo della mia collezione, TILT SYSTEM, era stato in qualche modo profetico, ma la verità è che i segni di un sistema in tilt c’erano già tutti. La pandemia li ha solo evidenziati. Viviamo in un mondo di consumi eccessivi che produce una quantità insostenibile di rifiuti e inquinamento, dove teniamo troppo al cartellino del prezzo e troppo poco all’impatto ambientale e alle condizioni di lavoro delle aziende che danno vita ai nostri indumenti. Un mondo dove la natura soccombe sotto ai cambiamenti climatici, le stagioni hanno perso il loro significato, e una crisi globale ci ha costretto a reinventarci.
Per questo, già prima dello scoppio della pandemia, avevo deciso di realizzare una year-long collection che, mischiando autunno/inverno e primavera/estate, oltre a rendere i cicli produttivi più sostenibili, fosse lo specchio di un periodo di totale cambiamento in cui le regole vanno riscritte da capo.
Il tutto, naturalmente, utilizzando in maniera estremamente creativa e glamour tessuti e materiali sostenibili, in uno statement contro i meccanismi di produzione di massa che produce continuamente scarti e sprechi“.
Le giacche oversize sono abbinate a shorts multipockets in Principe di Galles fluo per un look choolboy di giorno, o declinate in tessuto laminato turchese e fucsia per un look glam-rock di sera, il tutto complementato da t-shirt con slogan da attivista green; mentre impalpabili camicine in tulle verde-acqua, rosa e turchese, si abbinano a maxi pants in vinile bianco o a shorts in douchesse a vita alta. E poi i richiami Brit-punk dei capi in tartan a taglio vivo, portati con t-shirt in organza o bluse in seta, esplodono nei capi di upcycling, dove pezzi di capi differenti vengono ibridati tra loro.
Forse mai come in questa collezione il mio approccio alla sostenibilità è declinato in una tale varietà di soluzioni, anche grazie a collaborazioni con importanti aziende del settore.
A partire dalla partnership con C.L.A.S.S. (Creativity, Lifestyle And Sustainable Synergy), iniziata proprio in fase di concettualizzazione della collezione. Per TILT SYSTEM Volume 2 ho deciso di attingere alla loro nuovissima area BACK IN THE LOOP dedicata a soluzioni di vera economia circolare attraverso la partnership con MAEBA International, leader nella selezione e nella riproposizione di tessuti italiani di alta qualità totalmente tracciabili. E’ infatti la prima azienda accreditata UNI EN ISO 14021 che si traduce nel marchio ReLiveTex ™.
A questi si aggiunge l’uso di tessuti sostenibili tecnologicamente avanzati, come il canvas di cotone in mischia con Amni Soul Eco®, la prima poliammide 6.6. a biodegradazione accelerata; il poliestere interamente riciclato da plastiche recuperate dal mare, o il poliestere Newlife™, 100% made in Italy, riciclato meccanicamente a partire da bottigliette di plastica con catena tracciabile e trasparente; la seta 100% certificata GOTS e il tessuto jacquard di filato rigenerato.
Novità assoluta per me è stata l’aggiunta delle t-shirt, realizzate con tessuto organico, tintura Tie ’n’ Dye a mano con coloranti naturali e serigrafie ottenute con lastre in PVC recuperate da scarti.
Infine, ormai una signature delle mie collezioni, non manca l’upcycling, che in questo caso ha preso due diverse direzioni: da un lato l’assemblaggio originale di capi già esistenti, in un’ottica puramente artigianale; dall’altro il riutilizzo di materiali nati con finalità diverse dall’abbigliamento, come avevo fatto in passato con i sacchi di juta del caffé, le reti da imballaggio, gli airbag scoppiati o gli ombrelli. E’ questo il caso dell’abito flamingo, realizzato recuperando uno dei tanti materassini gonfiabili che vengono buttati via a fine estate.
Gilberto Calzolari è un marchio di prêt-à-porter di lusso made in Italy dall’animo green che crede che eleganza e bellezza debbano andare di pari passo con il rispetto per il nostro pianeta. Il suo stile è rappresentato da un design glamour e senza tempo, espresso in raffinate silhouette contemporanee e in dettagli e abbinamenti inaspettati che creano cortocircuiti estetici sorprendenti. Tessuti preziosi, uniti a un costante lavoro di ricerca e innovazione e a una lavorazione di altissimo livello sartoriale, sono gli elementi distintivi di un marchio dalla forte identità etica ed estetica che, in controtendenza rispetto alle pratiche imperanti del fast fashion, punta a recuperare i valori della sostenibilità ambientale e della qualità, eleganza ed esclusività del lusso made in Italy.
Gilberto Calzolari è nato e cresciuto a Milano e si è diplomato all’Accademia di Belle Arti di Brera. Dopo una carriera di oltre 15 anni presso gli uffici stile di alcune tra le più importanti maison del lusso internazionale come Marni, Alberta Ferretti, Valentino, Miu Miu e Giorgio Armani, dove le sue creazioni sono apparse sui red carpet e le copertine più prestigiose, nel 2015 ha deciso di creare il suo brand di moda high-end e sostenibile.
Per il suo impegno nei confronti della sostenibilità Calzolari ha vinto premi prestigiosi come il Franca Sozzani Green Carpet Award come Best Emerging Designer nel 2018, il Monte Carlo Fashion Award nel 2019 e, recentemente, il C.L.A.S.S. Icon Award 2020, “conferito a un creativo visionario che è riuscito a combinare moda e design con innovazione responsabile e comunicazione, accrescendo la consapevolezza nei confronti di nuovi valori sostenibili”.
Le sue collezioni sono state invitate alla Milano Fashion Week, Showcase Altaroma, Next Trend, Budapest Central Europe Fashion Week, Monte Carlo Fashion Week, Expo China e, recentemente al White WSM Fashion Reboot, il primo evento interamente dedicato all’innovazione e alla moda sostenibile.
CREDITS DIGITAL FASHION SHOW
Fotografie della collezione di Alice Baronio
Video diretto da Marco Proserpio
Prodotto da Marcello Paolillo
Con Barbara de Souza, YihYun Kim, Anna Sikorska, Anna Plodziszewska, Keli Kisiasia
Operatore di Macchina: Matteo Berardone
Assistenti Designer: Derek Calza, Irene Trevisan
Casting: CM Casting, Caterina Matteucci, Diego Maffezzoni
Make-up: Lucie Nguyen – Key Artist, Francesca Calaresu, Bianca Marzocchi, Dina Barros
Hair: Rudy Mostarda – Key Artist, Paola Pedrini, Dorina Vogli, Martina Fedrizzi, Sole Miano
Vestiariste: Giorgia Baratto, Giuseppina Ruocco, Johanna Wohlgemuth
Musica: ”Grounds” by Idles – Partisan Records
Location: Superstudio Più
Le fotografie di “Milano in Lockdown” sono per gentile concessione di Massimiliano Farina
Credits: © Courtesy of Guitar
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