Mentre le porte di musei e istituzioni saranno chiuse, per effetto delle disposizioni governative adottate a contrasto della diffusione del virus COVID-19, i siti web e i canali social delle oltre venti realtà aderenti al network daranno vita a una mostra diffusa proponendo online i video selezionati per questa annualità. Un messaggio di solidarietà e collaborazione internazionale in un frangente storico che ci obbliga al distanziamento sociale.
Al centro di uno spazio buio, la rotazione antioraria della telecamera intorno a una colonna marca la successione ritmica di una serie di immagini astratte. Come fossero linee che uniscono punti sparsi su un foglio, traiettorie, colori, forme e volumi sembrano creare frammenti di un alfabeto sconosciuto, un linguaggio muto e simbolico. Intanto, in quello che sembra un processo divinatorio, una voce fuori campo usa questi stessi frammenti per proporre punti di partenza per future storie.
La realtà del film è dunque plasmata attraverso la parola. Come sottolineano le curatrici, non è solamente l’uso sapiente delle parole e la costruzione dei versi a creare un immaginario, ma è lo sviluppo della trama, la successione delle azioni che l’artista/regista invoca a dare forma retinica alle immagini. Piani sensoriali diversi (visivo, uditivo) e dimensioni concettuali afferenti al teatro, al cinema, alla narrativa sono, nel video, legati indissolubilmente.
Il linguaggio – la voce fuori campo – nomina le cose – un uomo, un’automobile, una scimmia ragno, … –, suddivide il mondo in unità dotate di (apparente) significato – le costellazioni – e predispone la realtà a essere catturata dal pensiero – il racconto in sé.
L’artista si interessa a come ogni processo narrativo e di “messa in scena” – di uno stesso soggetto, o di una situazione – influenzi la relazione tra chi racconta e chi ascolta, rendendo visibile le fantasie e le finzioni che costituiscono la nostra realtà. Il video ci ricorda come il linguaggio sia un potente strumento di mediazione tra noi e la realtà circostante.
Racconto antiorario (6 costellazioni) sarà visibile sul sito GAMeC per tutta la durata della rassegna; con cadenza settimanale, il sito GAMeC ospiterà le opere video proposte dalle altre istituzioni partecipanti: Ballroom Marfa, Marfa; Belgrade Cultural Centre, Belgrado; Bonniers Konsthall, Stoccolma; CAC, Vilnius; Centre for Contemporary Arts Afghanistan (CCAA), Kabul; Crawford Art Gallery, Cork; Fundacion PRÓA, Buenos Aires; Hammer Museum, Los Angeles; Hanoi DOCLAB, Hanoi; Istanbul Modern, Istanbul; Friends of Iziko South African National Gallery, Città del Capo; KWM Art Centre, Pechino; Mahera and Mohammad Abu Ghazaleh Foundation, Amman; Moscow Museum of Modern Art, Mosca; Museum of Modern Art, Varsavia; Neuer Berliner Kunstverein kunst forum (n.b.k.), Berlino; Para Site, Hong Kong; Project 88, Mumbai; Tromsø Kunstforening, Tromsø; Whitechapel Gallery, Londra; The Whitworth, The University of Manchester.
#PLEASEDONATE
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