Gli spazi espositivi e di lavoro non prevedono l’ingresso al pubblico, ma permettono agli artisti di risiedere e di soggiornare, in piena sicurezza e autonomia, all’interno dei 2000 mq, dell’edificio di via Giovanni Paisiello 6. La residenza permetterà, su appuntamento, a curatori, collezionisti, giornalisti ma anche a visitatori esterni di poter assistere sia dal vivo, sia attraverso conversazioni via Instagram e Facebook, al processo di elaborazione di quattro progetti inediti.
Durante la residenza, i quattro artisti avranno modo di utilizzare ogni elemento del palazzo e ogni materiale di cui potranno appropriarsi, appoggiandosi anche, per le loro produzioni, alle diverse aziende che hanno interagito, in questi anni, con FuturDome.
A fine della residenza verranno presentati i lavori definitivi, che saranno stati scanditi e arricchiti da sei diversi incontri, programmati ogni dieci giorni, con diversi professionisti tra cui: Diego Bergamaschi (collezionista, art manager), Elena Bordignon (direttore ATP Diary), Barbara Casavecchia (docente, curatore, critico), Annette Hofmann (art dealer, ricercatrice), Claudia Santeroni (curatrice, coordinatrice di The Blank), Mauro Mattei (collezionista, fondatore di MMAT), Maria Chiara Valacchi (critico, curatore).
Le date degli incontri tra artisti e professionisti sono: venerdì 29 maggio; mercoledì 10 giugno; giovedì 18 giugno; martedì 30 giugno; giovedì 9 luglio; martedì 21 luglio e giovedì 30 luglio.
Oggi, attraverso una ricerca sulla luce di Silvia Hell, un progetto di delocalizzazione del proprio studio di Domenico Antonio Mancini, un’installazione sonora di Fabrizio Perghem e le nuove sculture di Sara Ravelli, come potremmo tornare a percepire lo spazio e come ricorderemo l’esperienza di avvicinamento a un’opera d’arte? Quale nuovo messaggio, quale nuova opera artistica percettiva i media dovrebbero veicolare a un piccolo gruppo di persone? Se la realtà virtuale sarà, mese dopo mese, sovrapposta ai progetti dedicati alla realtà stessa, quale sarà il suo risultato finale, la sua materia finale? Quando un’opera d’arte sarà finita, pronta per essere esposta e quando sarà considerata non finita?
E come si può stare al passo con le aspettative del pubblico, quando il solo fatto di visitare una mostra sarà considerato uno sforzo notevole?
FuturDome A-I-R
SUMMER IN
a cura di Atto Belloli Ardessi e Ginevra Bria
18 maggio – 31 luglio 2020
ingresso su appuntamento
FuturDome
via Giovanni Paisiello 6, 20131 Milano
Credits: © Courtesy of Lara Facco P&C
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