François Demachy rivisita l’eredità simbolica di Christian Dior e la traduce in profumi d’eccezione. Focus sul profumiere-creatore esclusivo della Maison Dior, le cui creazioni sono presentate nella mostra Christian Dior, couturier du rêve.
Pur essendo cresciuto a Grasse, la capitale dei profumieri, François Demachy entra quasi per caso in una scuola di profumeria. Dopo tre decenni di splendida carriera nel mondo delle fragranze, diventa il “naso” di Parfums Christian Dior nel 2006: una responsabilità particolare poiché Christian Dior ha sempre considerato inscindibili profumi e moda, fin dalla prima sfilata del 12 febbraio 1947 in cui presenta la sua prima fragranza, Miss Dior.
“I fiori sono sinonimo di Dior, e Dior lo è dei fiori” spiega François Demachy. Non è dunque casuale che la mostra Christian Dior, couturier du rêve riservi un posto particolare ai fiori. Nella sala in cui la moda rivisita la flora, soprattutto il mughetto caro allo stilista o le rose stampate e ricamate su abiti d’eccezione; ma anche in una sala interamente dedicata al profumo, dai flaconi ideati come gioielli preziosi fino alle creazioni di Demachy, che reinventa soprattutto Miss Dior e J’adore.
François Demachy divide il suo tempo tra il laboratorio di creazione a Parigi e Les Fontaines Parfumées, un luogo eccezionale a Grasse, dove – in un atelier di creazione – può seguire l’intero processo, dal fiore al flacone.
Non lontano sorge anche lo Château de la Colle Noire, che Christian Dior acquistò nel 1951 per ricaricarsi e coltivare Rosa di Maggio. L’esigente Demachy persegue la stessa ricerca del lusso e dell’eccellenza di Dior: da dieci anni ha stretto un’esclusiva collaborazione per materie prime di qualità eccezionale. C’è profumo di ritorno alle origini.