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La Fondazione Carla Fendi esplora l’Intelligenza Artificiale a Spoleto62

La Fondazione Carla Fendi, guidata da Maria Teresa Venturini Fendi, prosegue il suo viaggio nella scienza al Festival dei 2Mondi di Spoleto esplorando, domenica 30 giugno, la realtà dell’Intelligenza Artificiale, dalle sue astrazioni scientifiche alle applicazioni pratiche della Robotica.

Neural Mirror ©Cristina Vatielli

La Fondazione Carla Fendi, in occasione della nuova edizione del Festival dei 2Mondi di Spoleto, continua il suo percorso nella Scienza inaugurato con successo nel 2018.

Domenica 30 giugno alle 11 il Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi ospita Ecce Robot, una narrazione integrata dalle astrazioni scientifiche dell’Intelligenza Artificiale alle applicazioni pratiche della Robotica. A seguire il Premio Carla Fendi a due eccellenze femminili della Soft Robotica italiana, mentre dalle 10 si apre l’installazione Neural Mirror, nella ex Chiesa della Manna d’Oro.

La Fondazione Carla Fendi, dopo aver portato l’anno scorso al Festival dei 2Mondi di Spoleto i due premi Nobel Peter Higgs e François Englert, il direttore del CERN Fabiola Gianotti e Lucy Hawking, conferma l’attualità dei suoi contenuti proponendo quest’anno una riflessione sulle nuove tecnologie che governeranno il futuro e con le quali l’uomo si deve già confrontare, individuandone privilegi e opportunità ma anche riconoscendone i rischi.

«Dai social alle App dei nostri smartphone, dalla domotica che trasforma le nostre case alla robotica medica, dalla musica composta da algoritmi alle opere d’arte create da robot intelligenti» spiega Maria Teresa Venturini Fendi, Presidente della Fondazione «non c’è aspetto del nostro quotidiano che non sia toccato dall’Intelligenza Artificiale e affollato da presenze robotiche, anche se non ne abbiamo ancora la totale consapevolezza».

Giorgio Metta con iCub_Fondazione Carla Fendi a Spoleto62

ECCE ROBOT 

Sul palcoscenico del Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi un racconto tra scienza e arte con video d’autore, letture, incontri, per indagare il processo intellettivo artificiale, gli algoritmi, le macchine dotate di pensieri intelligenti che si connettono, dialogano, agiscono e si relazionano. La regia è di Quirino Conti.

Special guest di Ecce Robot è Jaron Lanier, guru di Silicon Valley, un uomo “Rinascimentale” del XXI secolo: scienziato, autore, musicista, artista, pioniere della realtà virtuale, di cui ha ideato la definizione. Al vertice dell’innovazione digitale fin dai suoi albori, Lanier è stato inserito tra i più importanti intellettuali e pensatori mondiali dalle riviste Foreign Policy e Prospect, oltre che tra i 300 più grandi inventori dall’Enciclopedia Britannica.

Lanier è autore di libri rivoluzionari sull’impatto sociale della tecnologia e sul suo rapporto con l’economia, che indagano la politica di internet e il futuro dell’uomo. I suoi bestseller internazionali Tu Non Sei un Gadget. Un Manifesto e La Dignità ai tempi di Internet sono stati inseriti tra i migliori libri dell’anno – rispettivamente del 2010 e del 2013 – dal New York Times.

Le attrici Valeria Golino e Valentina Cervi leggeranno il racconto Sogni di Robot di Isaac Asimov, profeta della Robotica: la storia di ELvex, un robot diventato così umano da poter sognare, che apre al tema dell’imprevedibilità dell’Intelligenza Artificiale.

Valeria Golino ©Fabio Lovino_Fondazione Carla Fendi a Spoleto62

A completare la performance Ecce Robot la proiezione di due video.

Automatica del musicista neozelandese Nigel Stanford che ha indagato sull’AI in campo musicale. Nel video bracci robotici uguali a quelli delle catene di montaggio delle industrie automobilistiche, programmati personalmente da Stanford, suonano strumenti musicali e si trasformano in un’esplosiva rock band imprevedibilmente ribelle e sovversiva.

Ecce Robot, short movie di Gabriele Gianni prodotto dalla Fondazione Carla Fendi, è un tentativo di dar voce alle macchine utilizzando l’Intelligenza Artificiale stessa come mezzo espressivo, di esplorare il rapporto tra artificiale e reale, tra intelligenza e coscienza. Nel video una voce artificiale creata da un algoritmo di Machine Learning, dialoga con Alan Turing, padre fondatore dell’informatica che ha gettato le basi dell’AI. I due sistemi di intelligenza artificiale ripercorrono le tappe fondamentali della storia di questa ormai imprescindibile tecnologia.

PREMIO CARLA FENDI

A conclusione della performance Ecce Robot, il Premio Carla Fendi che viene assegnato a personalità italiane e internazionali che si sono distinte per il loro impegno professionale nel settore della ricerca.

Giunto all’ottava edizione, il riconoscimento sarà conferito a due importanti figure della Soft Robotica, due donne che con il loro lavoro rendono il futuro già presente: Cecilia Laschi e Barbara Mazzolai. La cerimonia – introdotta da Marco Cattaneo direttore di National Geographic – sarà anticipata dall’intervento di Giorgio Metta Vicedirettore dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, autorevole personalità della Robotica italiana e internazionale e padre del robot umanoide ICub, che racconterà i suoi studi sulla robotica.

Le due ricercatrici – inserite tra le 25 scienziate più geniali dall’associazione RoboHub, punto di riferimento nel campo dell’automazione – ricevono il Premio che consiste in un contributo economico di 30.000 euro da destinare ai propri istituti.

Il riconoscimento va a Cecilia Laschi, Professore Ordinario di Bioingegneria Industriale all’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, “per lo sviluppo del primo robot soffice, ispirato al polpo, che ha inaugurato così il settore innovativo della robotica soft che oggi coinvolge ricercatori di tutto il mondo” e finanzierà un Assegno di Ricerca finalizzato allo studio della sostenibilità di soft robot a basso impatto ambientale – riciclabili o biodegradabili.

Barbara Mazzolai, Direttrice del Centro di Micro-BioRobotica dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Pontedera, riceve il premio, che sarà destinato al finanziamento di una borsa di studio nell’area della robotica bioispirata, “per lo sviluppo di robot ispirati al mondo della natura, in particolare a quello delle piante con la costruzione del primo robot plantoide che simula le radici di una pianta”.

© Courtesy of Ufficio stampa Delos

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Pubblicato da
Rosalba Radica

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