Per i 90 anni di Fendi, Karl Lagerfeld ha portato la collezione di Haute Fourrure del prossimo inverno sulle acque dell’iconica Fontana di Trevi, riportata all’antico splendore originale grazie al supporto della casa di moda che ne ha finanziato il restauro.
“Legends and Fairy Tales”, una sfilata scenografica e indimenticabile – ispirata al mondo delle fiabe – ancora una volta un esempio della sublime maestria artigianale e della più elevata creatività della Maison romana. Un palcoscenico fatato, complici le illustrazioni sognanti di Kay Nielsen per il libro “East of the Sun and West of the Moon” (raccolta di fiabe degli inizi del Novecento) diventato l’incipit per un racconto leggero e poetico.
Il momento ha avuto la sua magia: le luci abbassate, la fontana ferma nel silenzio completo. L’acqua ha iniziato a scendere dai marmi di Palazzo Poli. E così modelle internazionali hanno sfilato su una passerella di vetro sospesa sull’acqua come fate fluttuanti nell’aria, con una collezione capace di riassumere tutta l’estetica di adesso.
Un universo di fate, principesse, paesaggi incantati, in cui la pelliccia si smaterializza in un gioco di intarsi, citazioni, lavorazioni preziose, realizzati dalle sapienti mani dell’atelier dell’alta pellicceria della maison che questa volta ha scelto la strada di un total look a 360⁰ gradi. Ovvero non più soltanto fourrure monumentali dalle lavorazioni opulente, ma anche abiti, dalla leggerezza estrema perché sono ragnatele di leggerissimo mohair e abiti nuvola ricamati di pelliccia.
Saranno le sete aeree, saranno le linci tinteggiate di rosa, saranno le trasparenze evanescenti ma l’insieme predica una leggerezza e una delicatezza estrema.
Persino il cappottino che tiene insieme minuscole tessere di visone multicolore riusciva a danzare sul corpo, assecondando i movimenti della modella. 46 uscite all’insegna della lievità, complice una palette cromatica incline alla delicatezza, che solo nelle uscite finali ha scelto accordi più intensi, per ricordare le ancestrali minacce di foreste buie e incantate, tra intarsi e forature realizzate a mano, organze sovrapposte e dipinte, in un gioco di veli scomposti o ricamature di volti impauriti dall’avanzare del crepuscolo.
Tra principesse nascoste nelle fodere dei cappotti e lussureggianti omaggi alla natura due collaborazioni d’autore rendono artsy l’insieme. Sono reinterpretazioni delle illustrazioni originali affidate a Katy Bailey e Charlotte Gastaut, che hanno dipinto a mano i loro disegni sugli abiti arazzo o sulla pelle di coat leggeri.
L’argomento della sinteticità diventa più incombente sull’etica giornalistica, ma l’interazione tra pubblico e privato per la Fontana di Trevi è una replica di dignità e rispetto, mentre l’artigianalità raggiunta da Fendi con i suoi intarsi ha già lasciato i codici del commercio per quelli dell’Arte.
Credits: © Courtesy of Fendi PR
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