Per la collezione Trussardi Donna primavera-estate 2017, Gaia Trussardi utilizza la moda come fosse una forma di dialogo universale che unisce mondi, culture e domande sulle conseguenze del post-moderno.
Ciò che sappiamo dell’eleganza e dell’eredità borghesi italiane – elementi cardine dell’estetica Trussardi – si mischia a quello che non si comprende o che è dissonante delle controculture e dell’era digitale.
I riferimenti sono filosofici e pop: da una parte c’è Theodor W. Adorno e le sue teorie sul Post-modernismo, dall’altra c’è la deriva cinematografica di Baz Luhrmann, da capolavori come Romeo+Juliet e Moulin Rouge fino al recente serial tivù The Get Down.
La collezione è Elegantly Pop: ovvero un azzardo del contemporaneo che rivaluta, rallegra e infiamma la migliore tradizione. Il guardaroba “Uptown” utilizza leggings in lurex con grafismi che ricordano i trainer pants. I colori rassicuranti del perbenismo minimalista di fine anni Settanta si infrangono nelle cromie lucide e lampanti degli anni Ottanta. Motivi “logomania” sono stampati su shantung e garze invece che sulle lane per una nuova idea di suit pop.
I giubbotti oversize in pelle lucida dai colori accesi o in suede in nuances tenui e polverose si indossano sopra gonne a tubo o con i pantaloni di jeans a vita altissima. Il denim si illumina di lamine argentate con fratture a effetto craquelé.
Le fantasie a logo dominano e si contrastano. Le trecce piatte della maglieria da club sportivo diventano i profili da ghetto sui pantaloni extralarge. E il pitone colorato con toni pop sottolinea i pezzi più classici come fosse il riquadro di un videogame.
La Lovy Bag, la nuova borsa icona di Trussardi, s’illumina di pois, logomanie e pelli specchiate multicolore. Anche i bijoux, disegnati in esclusiva per Trussardi dalla giovane designer Maria Vittoria Paolillo, si inseriscono perfettamente sui look proposti, completandoli.
Un’indagine coraggiosa. Un’estetica che si compone di fratture contemporanee. Uno stile che si nutre di paradossi e di ibridi, di sicurezze della tradizione e di controsensi della modernità.
Credits: © Courtesy of Press Office Trussardi Worldwide
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