Culture

Dior Cannes: Marlène Dietrich, musa tra le muse

Durante il Festival di Cannes, Dior festeggia il suo legame con la 7a arte attraverso 7 storie. 1° flash-back su un’icona del cinema, l’incarnazione dello stile.

© Association Willy Maywald

No Dior, no Dietrich!” La celebre risposta data dall’attrice a Alfred Hitchcock quando era sul punto di accettare il ruolo da protagonista del film Alibi e sospetti, nel 1950, è tagliente come la lama di un coltello. Quattro parole e un punto esclamativo che la dicono lunga sulla fedeltà della star.

Cliente e amica intima appartenente al circolo degli invitati di Milly-la-Forêt, dove lo stilista possiede la sua casa di campagna, Marlène esige di essere vestita dal suo caro Christian. Hitchcock, noto per le attenzioni ossessive che dedica allo stile delle sue eroine, cede alla richiesta. L’abito Palais rose, della linea Trompe-l’œil per la primavera-estate 1949, con il suo ricamo in mousseline madreperlata, ruba la scena all’attrice. Ma se il re della suspense si è lasciato convincere, è perché Dior è già venerato in tutta Hollywood. Lusso e immaginazione, eleganza e brio: la sua firma offre una rinascita essenziale al cinema del dopoguerra che vuole mettere il sogno in primo piano.

L’invito in una mano, la sigaretta nell’altra, seduta sui gradini affollati della grande scalinata, Marlène è anche un’assidua habitué delle sfilate del numero 30 di Avenue Montainge. Sceglierà l’abito Chandernagor, poi sarà la volta dei completi Saphir, composto dalla gonna con spacco Précieuse e dalla giacca Bar incrociata e annodata in vita, e Cygne noir, per il quale farà fare un secondo corsetto.

Dalla haute couture, ai pigiami, alle calze… Il suo guardaroba, i suoi accessori di bellezza, i profumi e il trucco, tutti firmati Dior, impongono, per le strade della città come sul palcoscenico, un fascino dalla sensualità straordinaria. Per lo stilista, c’è un prima e un dopo Marlène; l’attrice è una di quelle donne che ispirano la moda indossandola. Nel 1951, firma le sue mise per il ruolo che interpreta nel film Il viaggio indimenticabile di Henry Koster.

Nel 2005, John Galliano le rende omaggio, in occasione della sfilata per celebrare i 100 anni dalla nascita di Christian Dior, con la sua modella Marlène. Tredici anni dopo, la sua silhouette intramontabile, maschile e femminile al tempo stesso, ha ispirato Maria Grazia Chiuri per la collezione prêt-à-porter autunno 2018.

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Pubblicato da
Rosalba Radica

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