Un mix unico di originalità, eccellenza manifatturiera e tradizioni: quello di Bvlgari è un caso esemplare di Made in Italy, di capacità produttiva che coniuga tecnica e bellezza, passione e talento. Alla sua storia di successo è dedicata la mostra “BVLGARI, la storia, il sogno”, aperta al pubblico dal 26 giugno al 3 novembre 2019.
Attraverso aneddoti familiari, strategie commerciali e intuizioni creative, la mostra ripercorre le principali vicende dell’azienda dalla sua fondazione fino ai primi anni ’90, mettendo in mostra gioielli del brand e creazioni provenienti da collezioni private.
Emblema dell’antica scuola italiana di gioielleria, Bvlgari ha avuto la capacità di rinnovarsi nel tempo, mantenendosi sempre fedele a quello stile che, ancora oggi, lo rende unico e riconoscibile. Il racconto, a cura di Chiara Ottaviano (storica e sociologa della comunicazione di massa) e realizzato attraverso contenuti selezionati da un comitato scientifico, si inserisce all’interno di una più ampia indagine sui fattori chiave per l’affermazione della moda e del design Made in Italy nel mondo.
75 figure dal profilo iconico e distintivo si stagliano ineffabili all’interno di magnifici spazi monumentali: sono le silhouette della collezione Schläppi 2200 che hanno reso Bonaveri il brand di riferimento nel mondo dei manichini. Forme espressive e altere al contempo che hanno conquistato i più grandi couturier (da Yves Saint Laurent a Hubert De Givenchy…) per la loro capacità di interpretare gli stili e le epoche della moda, conferendo ad ogni abito il naturale corollario di eleganza.
Gli abiti di alta moda provenienti dalla collezione di Cecilia Matteucci Lavarini offrono vivide suggestioni delle diverse epoche, tendenze e gusti storici con cui il brand si è confrontato.
Partendo dalla nascita del brand, con la sua fondazione da parte di Sotirio Bulgari (argentiere proveniente dalla Grecia che nel 1884 approdò a Roma in cerca di fortuna), “BVLGARI, la storia, il sogno” ripercorre quasi un secolo di storia della Maison, intrecciandola ad accadimenti economici, sociali e di costume, e documentandola anche attraverso il successo dei facoltosi e rinomati clienti.
Tra le icone più riconosciute e amate ci sono i gioielli in oro realizzati con monete antiche, che riflettono la capacità del marchio di rivisitare in chiave contemporanea tradizioni passate. Le creazioni degli anni ’80 e ’90, modulari e perfette per ogni occasione, raccontano invece della capacità di rispondere alle esigenze della donna lavoratrice.
Il progetto di mostra è stato ideato dal Polo Museale del Lazio, diretto da Edith Gabrielli, in collaborazione con Bvlgari e realizzato attraverso contenuti selezionati da un comitato scientifico composto da esponenti di spicco del mondo accademico come Francesco Benigno (Scuola Normale Superiore di Pisa), Chiara Ottaviano (storica e sociologa della comunicazione di massa), Daniela Luigia Caglioti (Università Federico II di Napoli), Emanuela Scarpellini (Università degli Studi di Milano). I temi relativi allo stile e alla creatività di Bvlgari sono stati sviluppati da Lucia Boscaini, Bvlgari Brand and Heritage Curator.
“La mostra è figlia di un progetto scientifico serio, equilibrato e trasparente” sottolinea Edith Gabrielli, direttrice del Polo Museale del Lazio. “Ritenevo e ritengo Bvlgari una realtà italiana fra le più rimarchevoli. Lo è per la storia del gusto, perché da solo il marchio Bvlgari evoca una grande tradizione di tecnica e di bellezza nelle arti applicate. Lo è per la storia del lavoro: non dimentichiamoci, mai, delle centinaia di persone, per lo più nostri connazionali, impiegate nella fabbrica di Valenza o nelle sedi del marchio a Firenze e a Roma. Per questo fare una mostra su Bvlgari e con Bvlgari significa in definitiva fare qualcosa di buono per il nostro paese”.
“Un’occasione unica per riscoprire la storia e la creatività di Bvlgari come icona del Made in Italy, esaltate dalla splendida cornice di Castel Sant’Angelo e Palazzo Venezia. Il talento, la passione e la capacità di cogliere lo spirito dei tempi da parte del fondatore Sotirio Bulgari e delle successive generazioni hanno segnato un percorso di successo e la storia della gioielleria in generale” spiega Jean-Christophe Babin, Amministratore Delegato del Gruppo Bvlgari.
“Il prezioso lavoro di ricerca svolto con il comitato scientifico e la curatrice Chiara Ottaviano ci ha consentito di valorizzare in modo assolutamente originale la storia dell’Azienda, intrecciandola con temi e vicende che da Roma si allargano al mondo intero” aggiunge Lucia Boscaini, Bvlgari Brand and Heritage Curator.
BVLGARI, la storia, il sogno
26 giugno – 3 novembre 2019
Castel Sant’Angelo, Lungotevere Castello, 50
Palazzo Venezia, Via del Plebiscito, 118
Roma
Credits: © Courtesy of Nemo Monti Comunicazione
Vans annuncia il lancio della Super Lowpro, una nuovissima silhouette ispirata alle Vans Serio, una…
Revisit the 1990s in a massive compendium of advertising gems that sold Generation X and…
Louis Vuitton, Title Partner del Formula 1® Australian Grand Prix 2025 di Melbourne, presenta il…
Cate Blanchett rewears Louis Vuitton Fall-Winter 2023 look 34 to the “Black Bag” screening in…
Il comfort incontra la moda nelle nuove collezioni Sculpt e Athleisure Second Skin di Calzedonia,…
In occasione della sfilata Donna Autunno-Inverno 2025, Louis Vuitton presenta in esclusiva lo storico orologio…
L'Opinionista © since 2008 - Fashion Press supplemento a L'Opinionista Giornale Online - tutti i diritti sono riservati
reg. trib. di Pescara n.08/08 - iscrizione al ROC n°1798 - P. iva 01873660680
Contatti - Redazione -
Pubblicita' - Notizie moda del giorno - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - X - Instagram