Il capo di seduzione per eccellenza compie 70 anni e legittima la lingerie anche fuori dalle lenzuola.
Conosciuta sin dal XVI secolo per ridurre il girovita di chi la indossava o sagomare la gonna, la sottoveste non ha conosciuto quasi alcun cambiamento di stile lungo il corso degli anni. È solo nel 1947 che i mass media iniziano a parlare di “rivoluzione della biancheria” con la sfilata di Marcel Rochas che apre con una modella che indossa una cortissima sottoveste di raso bianco e un corpetto di pizzo nero.
Da allora sono passati esattamente 70 anni e la sottoveste ha conquistato il suo legittimo spazio, continuando la sua evoluzione sia a livello stilistico sia nelle costante ricerca di tessuti sempre più comodi e confortevoli.
Uscite dai cassetti ed entrate negli armadi, le sottovesti sono ormai veri abiti da indossare.
Dalla sottoveste al pigiama, la lingerie non è più un tabù ma un abbigliamento da mostrare, per liberare la propria voglia di essere, per piacersi e per piacere. Dalle passerelle l’ultima tendenza è proprio lo “stile pigiama” entrato a pieno diritto nel guardaroba da giorno, da indossare in ufficio ma anche allora dell’aperitivo grazie al suo essere versatile.
Sul versante femminile la “tendenza pigiama” è più che conclamata, ma finalmente anche l’uomo sembra iniziare a vestire più comodo, sentendosi a suo agio, senza smettere di essere curato e alla moda.
E se il completo vero e proprio può non essere facile da portare tutti i giorni, la tendenza pigiama si può facilmente adattare alle esigenze di ognuno, rendendolo un capo passe-partout.
Credits: © Courtesy of Weber Shandwick