Buccellati – A day with Elisa in Venice, ritratto di Peter Lindbergh
Per il lancio delle nuove collezioni, Buccellati affida ancora una volta gli scatti della campagna pubblicitaria all’obiettivo di Peter Lindbergh e alla bellezza di Elisa Sednaoui, confermando il rapporto di stima e amicizia che si è instaurato durante la prima collaborazione milanese.
Questa volta, teatro suggestivo dello shooting è Venezia, città a cui Buccellati è legata da affinità intellettuali e storiche, di condivisione di eleganza e bellezza senza tempo.
Venezia come fonte ispiratrice, dunque: i motivi floreali di Palazzo Ducale diventano motivo e simbolo della Collezione Opera, dove i pizzi veneziani sono spunto di lavorazioni a nido d’ape laboriose e preziose, dove l’amicizia con la vetreria Venini di Murano ha fatto scaturire una fruttuosa collaborazione per la recente collezione di argenti “Venini for Buccellati”.
Elisa è stata fotografata in tre location di grande impatto emozionale. Il Ponte dei Conzafelzi è lo sfondo del primo scatto. Elisa indossa orecchini, pendente e vari sautoir della collezione Opera Colore, realizzata in oro e pietre semipreziose come la madreperla, l’onice, il lapislazzuli, il diaspro e l’opale rosa. Ritratto di una donna dinamica e presente, che concede al colore della nuova collezione uno sguardo complice, una attitudine positiva.
Il Lido di Venezia è il set del secondo scatto. Protagonista la collezione di gioielli in argento Blossoms, recentemente rilanciata con i suoi pezzi di maggiore successo. Lindbergh ci regala le luci di un tramonto e Elisa interpreta con estrema semplicità una linea accattivante e giovane.
Il terzo ritratto è stato scattato a Palazzo Pisani Moretta, un elegante edificio in stile gotico del XV° secolo che si affaccia sul Canal Grande, con l’imponenza della sua facciata. Nell’eleganza dei saloni, marmi colorati, specchi misteriosi e imponenti lampadari in vetro accolgono Elisa in abito da sera con bracciali, anelli e orecchini della nuovissima collezione Giglio, anche in versione “black”.
© Peter Lindbergh, Buccellati 2016