Nato nel 2015 come “style coach”virtuale, il social commerce Bantoa, inizialmente popolato da un gruppo ristretto di outfitters, è il regno oggi di migliaia di fashion-lover che grazie al machine learning trovano e vengono ispirati dagli outfit proposti dagli utenti.
Acquistare online è un’esperienza che deve in qualche modo replicare l’acquisto dal vivo e Bantoa, il social commerce italiano fondato da Francesco Calzà e Manuel Ferrigno, ha preceduto il trend quando nel 2015 si è presentato al mercato della moda come una piattaforma per dare consigli di stile ai meno esperti a caccia di ispirazione.
Con il tempo Bantoa ha acquisito un seguito grazie alle sue evoluzioni che hanno trasformato la startup in una community vera e propria in cui appassionati di moda propongono outfit completi che possono poi essere acquistati negli store online partner di Bantoa. Ad oggi, Bantoa è presente in Italia, Francia, Spagna, Germania e Polonia e il 2021 sarà dedicato a migliorare ulteriormente la propria presenza nei mercati europei.
“Vogliamo portare la filosofia di Bantoa in tutta Europa, affinché possa essere un elemento differenziante nell’approccio degli utenti allo shopping: il nostro social commerce vuole essere una versione molto simile all’acquisto in negozio perché non solo propone outfit già pronti ma ispira a cambiare, a trovare qualcosa di nuovo e ad essere aggiornati con le ultime tendenze”, spiegano Francesco Calzà e Manuel Ferrigno.
3milioni di capi tra cui scegliere: i numeri del social commerce Bantoa
Secondo l’osservatorio eCommerce B2c della School of Management del Politecnico di Milano, quest’anno gli utenti hanno fatto acquisti per 23,3 miliardi di euro con un balzo del +31%. Tra questi, il settore dell’abbigliamento vale da solo circa 3,9 miliardi, un numero in costante aumento.
L’acquisto online ha sicuramente tanti vantaggi: può essere effettuato ovunque si voglia e in ogni momento della giornata e spesso dà diritto a sconti o opportunità imperdibili, oltre che garantire un grande risparmio di tempo ma non riesce a emulare del tutto l’esperienza nel negozio fisico. Infatti, in Bantoa gli utenti trovano l’ispirazione più giusta per i loro gusti e l’esperienza diventa divertente e coinvolgente, proprio come se fosse dal vivo.
“Tramite l’utilizzo del machine learning, il nostro obiettivo è quello di ispirare la nostra communiy e utilizzare i dati raccolti per proporre a tutti i membri outfit perfettamente in linea con i loro desideri. Una volta selezionato ciò che hanno scelto, passano poi all’acquisto negli store dei nostri partner e questo rende l’esperienza ancora più semplice e veloce”, spiegano i fondatori.
Negli ultimi sei mesi, il fatturato totale sugli acquisti fatti verso i partner che hanno scelto Bantoa come canale di vendita ha superato i 5 milioni di euro.
Lavorare per consolidare la propria presenza nei Paesi europei
Ad oggi il grosso del business di Bantoa è ancora legato alle transazioni, ma lo si vuole spostare sempre più sulla valorizzazione dei dati, che sono iper-personalizzati e validati in tutti i Paesi in cui Bantoa è presente. Tutti i dati raccolti da Bantoa, infatti, non servono ad altro se non a proporre ai propri utenti esattamente ciò che desiderano, dandogli i giusti consigli e fornendogli i nuovi trend must have.
Per farlo è necessario incentivare sempre di più gli utenti e rendere l’esperienza sulla piattaforma sempre più ingaggiante e divertente: accentuando la dimensione del gioco si potrà incrementare il tempo di permanenza sul sito e la retention rate rispettivamente a 6 minuti la prima e al 15%.
Questa la strategia di breve e medio termine: entro il 2021 si prevede di rafforzare la presenza di Bantoa nei Paesi europei dove la piattaforma è già presente con successo, cioè Francia, Spagna, Germania e Polonia. Il 2022 sarà dedicato allo sbarco di Bantoa nel Regno Unito e USA , mentre il piano quinquennale prevede di raggiungere 20 milioni di utenti in 20 Paesi entro il 2025.
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