Il premio, che mira ad indagare la relazione tra arte ed economia dilatando il campo prospettico sulla realtà, è assegnato all’artista il cui lavoro fotografico è ritenuto efficace per comprendere la situazione storico-sociale ed economica del nostro mondo globalizzato.
Il premio è stato conferito da una giuria internazionale composta da Joerg Bader, direttore del Centre de la Photographie de Genève di Ginevra, Walter Guadagnini, direttore di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino, Francesco Jodice, artista e docente presso la NABA – Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, Giovanna Silva, artista e direttrice editoriale presso Edizioni Humboldt Books di Milano, e Giulia Tosetti, responsabile Tosetti Value per l’Arte e CEO Promemoria Family, con questa motivazione:
La giuria ha assegnato all’unanimità la prima edizione del Premio Tosetti Value per la fotografia a Raed Yassin, rappresentato dalla galleria Isabelle van den Eynde, per il personale uso del mezzo fotografico che, attraversando diverse discipline, riesce a fondere storia personale dell’artista e memoria collettiva. Appropriandosi di codici linguistici propri del cinema, della musica e della cultura pop, l’artista riscrive la storia del Medio Oriente vista dalla sua esperienza di vita a Beirut e come attore impegnato attivamente nell’interpretazione e nella diffusione dell’arte come pratica sociale intima e performativa.
La scelta della giuria è particolarmente gradita al Family office anche perché pone l’attenzione sul Libano e sul suo popolo resiliente, un’area oggi profondamente ferita che ha storicamente ricoperto un ruolo culturale, economico e geopolitico fondamentale come cerniera tra Oriente ed Occidente.
Artista e musicista, Yassin fa parte del collettivo artistico Atfal Ahdath, è tra gli organizzatori dell’Irtijal Festival – il festival di musica contemporanea sperimentale di Beirut – ed è autore di diversi album musicali e fondatore della società di produzione Annihaya.
L’artista vincitore, oltre a un riconoscimento in denaro, avrà l’opportunità di essere protagonista di “Prospettive. L’economia delle immagini” con un progetto di mostra da realizzarsi presso la sede di Tosetti Value a partire dal 2021, nell’ambito del quale il Family office acquisirà un’opera dell’artista per la propria collezione corporate.
Raed Yassin (1979, Beirut) vive e lavora a Beirut. Si è laureato press il Dipartimento di Teatro dell’Institute of Fine Arts di Beirut nel 2003, e nel 2015, ha ricevuto una borsa di studio presso l’Akademie der Künste der Welt di Colonia.
Artista e musicista, il lavoro di Yassin parte sovente da una riflessione sulla propria storia personale relazionata alla storia collettiva, attraverso la lente della cultura del consumo e della produzione di massa. Tra gli organizzatori dell’Irtijal Festival – il festival di musica contemporanea sperimentale di Beirut – Yassin ha pubblicato diversi album musicali e ha fondato la società di produzione Annihaya nel 2009. È uno dei fondatori del collettivo artistico Atfal Ahdath, basato a Beirut.
Ha esposto in diversi musei, festival e altri spazi tra cui Witte de With Center for Contemporary Art, Rotterdam (2020); Sursock Museum, Beirut (2019); the Solomon R. Guggenheim Museum, New York (2016); Stedelijk Museum, Amsterdam (2014); Kunsthalle Wien, Vienna (2015); Institute of Contemporary Arts (ICA) Londra (2014); Gwangju Museum of Art (2014); Castello di Rivoli, Torino (2014); Mori Art Museum, Tokyo (2012); New Museum, New York (2012); Centre Georges Pompidou, Parigi (2011); e Delfina Foundation, Londra (residenze 2014 e 2010-2011).
A Yassin sono stati riconosciuti l’AFAC grant for production (2019 e 2010), Sharjah Art Foundation Project Fund (2014), Abraaj Group Art Prize (2012), Fidus Prize (2009), YATF grant for production (2008 e 2012) e il Cultural Resource grant for production (2008).
Artissima Unplugged @Digital
Courtesy the artist and Gallery Isabelle van den Eynde
Credits: © Courtesy of PCM Studio di Paola C. Manfredi
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