L’eccezionale raccolta di 49 fogli di vario formato e di stampe di celebri architetti a cavallo tra due secoli – fra cui Giacomo Quarenghi, Giuseppe Camporese e l’inglese Joseph Michael Gandy – venne riunita da Alessandro tra il 1803 e il 1807. In quegli anni il giovane Papafava si trovava a Roma per volere della madre, preoccupata di allontanarlo dai suadenti ideali napoleonici che nel Veneto avevano sedotto più di un giovane aristocratico. Dopo un periodo trascorso tra Budapest, Dresda, Vienna e Berlino, era rientrato in Italia e, su consiglio del conterraneo Antonio Canova, aveva iniziato a studiare architettura presso l’Accademia di San Luca.
La donazione è stata fatta in memoria del conte Novello Papafava dei Carraresi e di sua moglie Bianca Emo Capodilista per volontà dei figli Benedetta, Alberto, Fina, Marsilio, Alessandro, Donata, nonché degli eredi dei non più viventi Lieta e Francesco.
Alessandro Papafava, giovane ed entusiasta studioso d’arte, oltre all’Accademia frequentava i più influenti atelier artistici, come i laboratori di Canova e della pittrice Angelika Kauffmann e quelli degli architetti Giuseppe Camporese, Vincenzo Balestra e Mario Asprucci, acquistando da loro le stampe e i bellissimi disegni acquerellati, insieme a quelli dell’inglese Joseph Michael Gandy, autore delle immaginifiche vedute dei progetti di Sir John Soane, e di Giacomo Quarenghi. Tornato a Padova, Alessandro Papafava utilizzò quanto imparato a Roma sia nella riprogettazione delle sale e degli arredi dell’appartamento neoclassico nel palazzo di famiglia a Padova sia nel ridisegno austero delle facciate e degli interni nella villa di Frassanelle, ai piedi dei Colli Euganei.
Così facendo, mettendosi in contatto con l’ambiente artistico locale – conosceva certamente Giuseppe Jappelli – e condividendo i suoi studi, i “suoi disegni” e la sua esperienza, Alessandro contribuì concretamente all’affermazione e alla diffusione dello stile neoclassico nel Veneto.
Per tutto il resto della sua vita continuò a coltivare gli stessi interessi, ricoprendo numerosi incarichi civici ed essendo nominato Membro dell’Accademia di Belle Arti di Venezia e Deputato della Congregazione Provinciale di Padova.
lo specialista irlandese Alistair Rowan, già presidente del Society of Architectural Historians of Great Britain e profondo conoscitore della raccolta, e Susanna Pasquali, docente alla Sapienza di Roma e membro del Consiglio scientifico del CISA Andrea Palladio, curatrice, fra l’altro, del volume dedicato al Settecento nella Storia dell’architettura nel Veneto (Marsilio 2012).
Al loro fianco hanno lavorato specialisti dell’arte e dell’architettura del Sette-Ottocento, da Piervaleriano Angelini (Osservatorio Quarenghi, Bergamo) a Elena Catra (Università Ca’ Foscari, Venezia), da Fabrizio Di Marco (Università La Sapienza, Roma) a Stefano Grandesso (Galleria Carlo Virgilio & C., Roma). Al loro fianco hanno lavorato specialisti dell’arte e dell’architettura del Sette-Ottocento, da Piervaleriano Angelini (Osservatorio Quarenghi, Bergamo) a Elena Catra (Università Ca’ Foscari, Venezia), da Fabrizio Di Marco (Università La Sapienza, Roma) a Stefano Grandesso (Galleria Carlo Virgilio & C., Roma).
UN ARCHITETTO AL TEMPO DI CANOVA: Alessandro Papafava e la sua raccolta
A cura di Susanna Pasquali e Alistair Rowan
30 Novembre 2019 – 13 Settembre 2020
Vicenza, Palladio Museum
Credits: © Courtesy of Studio Esseci di Sergio Campagnolo
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