Angela Missoni prosegue quella che appare una ricerca di empatie artistiche, affiancamenti e interazioni creative incentrate sulla materia e sul colore. Affidando la concezione di un environment nello spazio MISSONI di via Solferino alla visionarietà di Alessandra Roveda, che con i fili di lana colorati ama rivestire oggetti e arredi della memoria.
E ha concepito per l’occasione un progetto totalizzante, un magico fiabesco interior ricoperto in ogni sua parte di maglia variopinta. Per dare vita così a una delle sue opere più spettacolari, impegnative e ambiziose.
Straordinario saggio d’arte e artigianalità, il lavoro di Alessandra Roveda ridisegna e reinventa lo spazio cosi come la consistenza e la concezione degli elementi d’arredo, trasformando l’habitat in un’esperienza avvolgente e coinvolgente, sensuale, colorata e morbida, che assegna alla maglia il ruolo di assoluta protagonista. E trasforma il crochet in un’affascinante onnicomprensiva veste delle cose, un trait- d’union tra passato e futuro, rendendo evocativa e al tempo stesso imprevedibile, aliena e unica la fisionomia di mobili della memoria, comuni oggetti d’affezione come divani, letti, poltrone, libri, librerie, orologi a pendolo e molto altro ancora.
Un mondo sorprendentemente rivisitato e trasfigurato, in cui la realtà diventa fiaba, trama di presenze surreali fantasiose e ludiche, ricognizione e divagazione nell’intimità del sé, nella sfera dei propri personali ricordi domestici. Mariuccia Casadio.
E renderli protagonisti di un mondo colorato, improntato dai fili e dal fascino evocativo del crochet. Un linguaggio della tradizione artigianale che Alessandra Roveda ha eletto a suo mezzo espressivo, un modo di dipingere che ha radici nell’infanzia e trae ispirazione dallo sferruzzare della nonna, da un lavorare a maglia che emblematizza il femminile, le pratiche domestiche della tradizione. Costituendo lo spunto di un fare artistico completamente singolare, rituale, iterativo, eppure sempre diverso, unicamente colorato e vivace.
All’origine di un’infinita autobiografica affabulazione, un raffigurare a crochet che genera serpenti e fenicotteri, tavoli e sedie, pupazzi, biciclette e coperte, cappelli, sci e scarponi, o molti altri soggetti e oggetti, forme di ogni genere e dimensione. Un mondo immaginario popolato di fantasmatiche fantastiche creature, che scaturisce, senza mai ripetersi, da una medesima paziente e policroma procedura. Alessandra Roveda ha esposto le sue opere nella Galleria di Paola Colombari che la rappresenta in Italia e nel contesto di concept espositivi per il Salone del Mobile o la Biennale d’arti applicate di Milano.
HOME SWEET HOME
un environment di Alessandra Roveda
6-14 aprile 2019 dalle 11.00 alle 21.30
(9 aprile dalle 11.00 alle 19.00)
Showroom Missoni
via Solferino 9, Milano
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