Inaugura stasera nel capoluogo piemontese il secondo episodio di Archivi d’Affetto, il progetto del Circolo del Design volto ad approfondire e riscoprire il lavoro di importanti esponenti del design del territorio. Dedicato ad Alda Farinella, visionaria protagonista della moda torinese recentemente scomparsa, l’esposizione presenta al pubblico una raccolta di immagini e video interviste e un’inedita capsule collection realizzata da Serien°umerica ispirata e dedicata a Jana – lo showroom visionario diventato punto di riferimento tra gli anni Ottanta e Duemila di tutti gli appassionati di moda.
Comme des Garçons, Margiela, Paul Harnden, Carol Christian Poell e Vivienne Westwood. Questi alcuni dei brand e degli stilisti internazionali che la visionaria Alda Farinella – recentemente scomparsa – ha saputo cogliere con anticipo, portare e presentare per prima a Torino e tra i primi in Italia grazie alla sua capacità intuitiva, rimodellando in maniera profonda lo stile ricercato della città. “Jana: l’universo di Alda Farinella” inaugura questa sera alle ore 18 con un’esposizione che rimarrà aperta al pubblico fino al 10 maggio 2024 negli spazi di via San Francesco da Paola 17 a Torino.
Il Circolo del Design presenta così il secondo episodio di “Archivi d’Affetto”, a cura di Maurizio Cilli e Stefano Mirti, il progetto che approfondisce storie laterali e significative del recente passato della città di Torino anche attivando riletture e interpretazioni attraverso il lavoro inedito e autoriale di progettisti contemporanei.
Per questo episodio, Serien°umerica, brand torinese di respiro internazionale fondato da Maria De Ambrogio e Stella Tosco, specializzato in maglieria e capace di valorizzare il lavoro artigianale made in Italy nelle sue accezioni più contemporanee, ha realizzato una capsule collection di 4 camicie ispirata a Jana, collezione inedita protagonista dell’esposizione al Circolo del Design.
Jana, è stato lo showroom protagonista della storia di Alda Farinella, nel quale prendeva forma l’arte di presentare la sua selezionatissima collezione di abiti, accessori e oggetti di affezione, uno spazio dall’atmosfera essenziale. Una storia strettamente intrecciata con la sua città, raccontata in questa mostra attraverso le voci di chi ha collaborato con lei, l’ha conosciuta e apprezzata. Nulla di simile si era mai visto prima in città.
Figlia di Adriana Corino, specializzata in camiceria sartoriale da uomo, a partire dagli anni Ottanta Alda apre i suoi negozi con il nome di Jana, soprannome dato alla madre. I più rilevanti furono l’ultimo, al civico 45 di via Maria Vittoria, e quello sotto i portici di piazza Vittorio Veneto. Alda Farinella non disegna e non cuce: il suo talento è quello di selezionare e proporre abiti di designer e aziende emergenti.
Per gettare un ponte ancor più lungo tra l’insegnamento di questi protagonisti di Archivi d’Affetto e i giovani, futuri designer, ogni episodio si apre alla collaborazione con le Università di Design. Un’intera classe di fotografia di IED Torino ha ricostruito la storia di Alda Farinella attraverso una serie di docu-interviste e ha documentato la produzione della capsule collection, alla cui realizzazione hanno partecipato Matteo Giaretti e Federico Ponzo, studenti di fashion design dello IAAD, che hanno collaborato con Serien°umerica lavorando a tutte le fasi del processo creativo e produttivo.
Ad arricchire i contenuti dell’episodio i testi critici di Carlo Antonelli, giornalista già direttore di Wired Italia e GQ, e Giannino Malossi, curatore e scrittore nell’interdisciplinarietà tra moda, spettacolo, comunicazione e design: l’uno incentrato su una ricca panoramica che ricostruisce l’atmosfera culturale e creativa di quegli anni concentrandosi in particolar modo sugli anni ‘90, l’altro dedicato ad approfondire le dinamiche dell’industria della moda e la sua filiera.
Tutti i contributi realizzati per l’episodio “Jana: l’universo di Alda Farinella” sono visionabili nella piattaforma digitale Archividaffetto.it dove si apre oggi il capitolo a lei dedicato che va a sommarsi all’episodio 1 “La casa di Laura Castagno e Leonardo Mosso”, popolando così la raccolta di storie che narra e rilegge esperienze e protagonisti le cui strade disegnano una geografia espressiva capace di raccontare, nel suo insieme, alcuni dei tratti peculiari della cultura del progetto di Torino e del Piemonte.
“Jana: l’universo di Alda Farinella” inaugura stasera alle ore 18 con un talk introduttivo che vede la partecipazione di Sara Fortunati, direttrice del Circolo del Design; Stefano Mirti e Maurizio Cilli, curatori di Archivi d’Affetto; Maria De Ambrogio e Stella Tosco, founder di Serien°umerica; Maurizio Vetrugno, artista; Paola Zini, direttrice IED Torino – Istituto Europeo di Design e Marco Rainò Direttore Artistico e Direttore Dipartimento di Interior Design di IAAD – Istituto d’Arte Applicata e Design. Alle 19 sarà aperto al pubblico il percorso espositivo.
Il secondo episodio di Archivi d’Affetto proseguirà giovedì 4 aprile alle ore 18 con la proiezione di “We Margiela” al Circolo del Design, un documentario realizzato nel 2017 da Menna Laura Meijer. Il film sarà introdotto da un dibattito tra Carlo Antonelli, giornalista già direttore di Wired Italia e GQ, e lo scrittore e curatore Gianluigi Ricuperati. Nel filmato la narrazione è affidata a Jenny Meirens co-fondatrice della Maison e ad alcune interviste, tra le quali quella ad Alda Farinella, ripresa al suo tavolo di lavoro da Jana.
A seguire, giovedì 18 aprile dalle ore 17 si apriranno le porte di Serien°umerica per uno studio visit, che permetterà agli appassionati di moda di visitare il laboratorio sartoriale in Strada del Fortino 21 a Torino. A chiudere la programmazione culturale sarà un finissage che si terrà venerdì 10 maggio dalle ore 18.
“Questo episodio di Archivi d’Affetto – commenta Sara Fortunati, Direttrice del Circolo del Design – non vuole essere solo un tributo ad Alda Farinella e a ciò che ha rappresentato per il mondo della moda e per il nostro territorio, ma anche uno stimolo e un’ispirazione per i tanti studenti che in città, in questo momento, hanno scelto di impegnarsi per diventare a vario titolo professionisti nell’industria della moda e del design.”
“Molto più che semplici negozi – dichiara Maurizio Cilli, una delle due voci curatoriali di Archivi d’Affetto – erano spazi stimolanti nei quali prendeva forma il desiderio, capaci di offrire un’esperienza inconsueta di fare acquisti. Un approccio commerciale sofisticato ed esclusivo che perseguiva un metro di selezione accurato, radicale e trasgressivo. Nulla di simile si era visto prima in città, tanto da diventare un punto di riferimento e luogo d’incontro per chi intendeva condividere la sua sensibilità intuitiva e vestire un abbigliamento estraneo alle convenzioni.”
“Questa seconda puntata è speciale – commenta Stefano Mirti, altra voce curatoriale di Archivi d’Affetto. Un po’ per il tema, ma anche per le relazioni che si sono stabilite tra le varie parti, tra i vari soggetti coinvolti. Il risultato finale è frutto di una collaborazione tra il Circolo del Design, Serie Numerica, due scuole (IAAD e IED) fino ad arrivare ai due talentuosi (e giovanissimi) fashion designer: Matteo Giaretti e Federico Ponzo (al momento ancora studenti, ma dalla promettente e sicura carriera). Un insieme dove il valore finale non è la somma delle parti, quanto piuttosto una fantasmagorica moltiplica a toccare la produzione, il commercio, la società e il lifestyle. Con le due ciliegine rappresentate dai testi di Carlo Antonelli e Giannino Malossi, a inquadrare il periodo storico e la filiera economica.”
“Quando siamo state invitate a partecipare al progetto su Alda, l’abbiamo accolto prontamente con entusiasmo. – dichiarano Maria De Ambrogio e Stella Tosco, founder di Serien°umerica – Riteniamo che enfatizzare l’importanza del suo lavoro sia fondamentale per apprezzare appieno il contributo della ricerca a tutti i livelli della filiera. Siamo fermamente convinte che il processo creativo non possa astrarsi dai vincoli produttivi e commerciali; pertanto, il lavoro di Alda è importante anche per aiutare i brand più creativi nella comprensione del significato del proprio prodotto. In questo contesto, sottolineare la ricerca portata avanti da Alda Farinella equivale a celebrare la bellezza del nostro lavoro, che si caratterizza per un costante scambio con artigiani, buyers e produttori. L’incontro con una personalità come quella di Alda genera immediatamente una grande forza, la quale si riflette sull’operato.”
Archivi d’Affetto è un progetto di Circolo del Design, a cura di Maurizio Cilli e Stefano Mirti. È realizzato con il patrocinio di Città di Torino, maggior sostenitore è Fondazione Compagnia di San Paolo. È realizzato con il contributo di Regione Piemonte e finanziato dall’Unione Europea — Next Generation EU.
L’episodio 2 “Jana: L’universo di Alda Farinella” è realizzato con la collaborazione di IAAD. – Istituto d’Arte Applicata e Design, IED Istituto Europeo di Design Torino e Serien°umerica.
ABOUT CIRCOLO DEL DESIGN
Il Circolo del Design è uno spazio aperto, inclusivo e partecipato. La mission del Circolo del Design è la diffusione della cultura del progetto e viene perseguita attraverso la produzione di attività culturali e di formazione, la costruzione di progetti per lo sviluppo di opportunità professionali tra aziende e designer e la collaborazione con le istituzioni per la creazione di sistemi propri del design a servizio del territorio. Online e offline, ogni giorno progetta contenuti che sappiano ispirare e lo fa collaborando con professionisti, studenti e visionari appassionati e curiosi. Il Circolo del Design è sostenuto da (main partner) Camera di commercio di Torino e Fondazione Compagnia di San Paolo, con il contributo di Unione Industriale Torino e CNA Torino.
Archivi d’Affetto è un progetto di @circolodeldesign
A cura di @mauriziocilli e @stefi_idlab
Graphic design: @studiograndhotel
Photo: @alberto.nidola
Credits: © Ufficio Stampa Circolo del Design