Ha reso grande il Made in Italy, aveva 84 anni: è morto Sergio Rossi.
É scomparso all’età di 85 anni, Sergio Rossi, celebrato in tutto il mondo per le sue creazioni nelle calzature. Era ricoverato da qualche giorno all’ospedale di Cesena, dopo essere risultato positivo al Covid-19, ma il suo quadro clinico è precipitato in poche ore.
Con lui se ne va uno dei celebri maestri del distretto calzaturiero di San Mauro Pascoli, in Emilia Romagna, dove nel 1951, ai bagliori del boom economico, aveva aperto il suo primo stabilimento produttivo.
Con un fiuto per gli affari fin da giovane, durante l’inverno si chiudeva nel laboratorio a produrre sandali che avrebbe poi venduto con suo fratello Franco durante l’estate sulla riviera romagnola. Iniziò a vendere calzature artigianali con il proprio nome nel 1968 e la sua etichetta acquistò importanza negli anni ’70 per il suo stile raffinato e sofisticato e, negli anni ’90, iniziarono le grandi collaborazioni con i marchi di moda.
Secondo Vogue, l’azienda “divenne ben presto sinonimo di qualità italiana e design classico femminile.”
Un successo che nel 1999 finisce nelle mani del Gruppo Gucci, poi acquistato da Kering fino al 2015 quando torna nelle mani italiane del fondo Investindustrial di Andrea Bonomi.
Giusto qualche settimana fa, il brand aveva donato 100 mila euro supportando l’Ospedale ASST Fatebenefratelli – Sacco di Milano per la lotta al coronavirus mentre sugli account social lo slogan “Shoes make a difference” lanciava una sfida che invitava tutte le donne ad acquistare le collezioni Sergio Rossi: dal 14 marzo al 20 marzo il 100% delle transazioni effettuate su SergioRossi.com è stato devoluto alla lotta contro il Covid-19.
“C’è chi ha avuto la fortuna di trasformare la propria arte in un lavoro e chi lo straordinario talento di trasformare il proprio lavoro in un’opera d’arte. Sergio Rossi è stato questo uomo. Un marito, padre, nonno, e capostipite di una famiglia che ha seguito il suo esempio“, si legge nel ricordo che ha diffuso la famiglia.
Addio Sergio Rossi.
Photo © Vittorio Zunino Celotto / Getty Images